Campagna antinfluenzale. A Chieti accordo tra Asl  e medici. I pediatri rinunciano ai compensi

Campagna antinfluenzale. A Chieti accordo tra Asl  e medici. I pediatri rinunciano ai compensi

Campagna antinfluenzale. A Chieti accordo tra Asl  e medici. I pediatri rinunciano ai compensi
Tutte le sigle sindacali della pediatria, fa sapere la Asl, hanno scelto di offrire gratuitamente la vaccinazione, rinunciando sia al corrispettivo della singola prestazione che alla quota incentivante, così come anche l’Intersindacale. La Fimmg ha optato remunerare i medici che somministreranno i vaccini con la sola quota fissa.  Smi e Snami chiesto la quota di incentivo proposta dalla Asl, oltre alla tariffa prevista dall’Acn”. Obiettivo: vaccinare almeno 140 mila persone.

“Insieme, uniti e solidali, per far decollare la campagna di vaccinazione antinfluenzale e puntare a un’adesione massiccia da parte di adulti e bambini”. Così la Asl di Lanciano Vasto Chieti spiega il senso dell’accordo sottoscritto ieri con le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, che hanno affrontato il tema dell’influenza nel contesto della stagione 2020, inevitabilmente condizionato dal Covid-19.

Tutti concordi sulla  necessità di promuovere al massimo la campagna vaccinale, auspicando per quest’anno una copertura ben più massiccia del passato della popolazione target e di quella a rischio. 

L’incontro era finalizzato, tra l’altro, a definire il corrispettivo economico della partecipazione alla campagna vaccinale  dei professionisti della medicina generale e pediatria, arrivando a un’intesa così formalizzata: “Tutte le sigle sindacali della pediatria -fa sapere la Asl – hanno scelto di offrire gratuitamente la vaccinazione, rinunciando sia al corrispettivo della singola prestazione che alla quota incentivante, così come anche l’Intersindacale. La Fimmg ha optato per non chiedere l’attribuzione dell’incentivo, remunerando i medici che somministreranno i vaccini con la sola quota fissa. Invece Smi e Snami hanno preferito una strada diversa e preteso la quota di incentivo proposta dalla Asl, oltre alla tariffa prevista dall’accordo collettivo nazionale”. 

“E’ necessaria la collaborazione di tutti per proteggere la salute collettiva più che mai in un momento come questo, con la minaccia globale della pandemia – ha detto il Direttore generale della Asl Thomas Schael – . Dobbiamo puntare a vaccinare almeno 140 mila persone nella nostra provincia, e come Asl faremo la nostra parte con aperture straordinarie di ambulatori vaccinali dentro e fuori gli ospedali, con il coinvolgimento dei Distretti sanitari e con la collaborazione che sono certo non faranno mancare medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”.

07 Ottobre 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...