Cancro. Non ci sono differenze tra le “Aree Pfas” e il resto del Veneto. Lo dice lo studio del Registro tumori

Cancro. Non ci sono differenze tra le “Aree Pfas” e il resto del Veneto. Lo dice lo studio del Registro tumori

Cancro. Non ci sono differenze tra le “Aree Pfas” e il resto del Veneto. Lo dice lo studio del Registro tumori
Lo studio ha analizzato i dati dei tumori diagnosticati nel 2013 in 21 Comuni maggiormente esposti all’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche. L’incidenza dei tumori maligni in queste aree è risultata di poco inferiore alla media regionale. Nessun incidenza maggiore anche per le neoplasie del rene e del testicolo, alla cui insorgenza è stato posto in relazione l’inquinamento da Pfas.

“Tutte le diverse tipologie di analisi effettuate non documentano una maggiore incidenza di tumori maligni nelle popolazioni considerate, rispetto ai valori medi regionali”. Sono queste le indicazioni emerse oggi a Padova, dove il Responsabile del Registro Tumori del Veneto, il professor Massimo Rugge dell’Università di Padova, ha presentato i dati relativi ai casi di tumore diagnosticati nell’anno 2013 nella popolazione (126 mila persone) residente nei 21 Comuni delle Province di Verona, Vicenza e Padova che sono risultati maggiormente esposti all’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche, meglio note come Pfas.

Lo studio ha evidenziato che, rispetto alla popolazione attualmente censita dal Registro Tumori (3 milioni 382 mila veneti su 4 milioni 904 mila), l’incidenza dei tumori maligni nei Comuni esposti ai Pfas è inferiore, sia nei maschi che nelle femmine, anche se le differenze non sono statisticamente significative.

“Nei maschi il tasso di incidenza nei 21 Comuni è risultato di 447 per 100 mila, rispetto alla media regionale di 497 per 100 mila; nelle femmine il tasso è stato di 339 per 100 mila, contro un tasso medio regionale di 366 per 100 mila”, spiega una nota della Regione Veneto che sintetizza i risultati dello studio.

“Ma non ci siamo fermati qui – ha detto Rugge – perché abbiamo voluto approfondire anche le neoplasie del rene e del testicolo, alla cui insorgenza è stato posto in relazione l’inquinamento da Pfas. Anche per questi due tumori le analisi non hanno dimostrato significative differenze rispetto ai valori medi regionali”.

Nel quadriennio 2010-2013, nei 21 Comuni studiati, sono stati diagnosticati 86 tumori del rene, con incidenza inferiore a quella del resto del Veneto per i maschi (14.8 per 100 mila contro 18.7 per 100 mila) e sovrapponibile per le femmine (8.0 per 100 mila contro 7.7). I 19 tumori al testicolo diagnosticati nel quadriennio hanno mostrato un’incidenza praticamente uguale a quella del resto del Veneto (7.0 per 100 mila contro 7.1 per 100 mila).

Nel 2013, sempre nell’”area Pfas”, i nuovi casi di tumore sono stati 727, 396 nei maschi e 331 nelle femmine. Tra i maschi i più frequenti sono stati: prostata (73 casi), polmone (62), colon retto (47), vescica (42); tra le femmine  la tipologia più diffusa è stato il cancro alla mammella (96 casi); poi il colon retto (47), la tiroide (20), utero e polmone (17 complessivi).

“Proseguiamo con la dovuta determinazione nel monitoraggio della popolazione esposta a Pfas e allarghiamo lo spettro del territorio veneto censito dal registro tumori – dice il prof Rugge –   questa è la missione che la Regione ha affidato al Registro e che la Direzione scientifica del Registro ritiene prioritaria”.

I 21 Comuni interessati sono: Alonte, Brendola, Lonigo, Sarego, Asigliano, Noventa Vicentina e Poiana Maggiore (provincia di Vicenza); Montagnana (Padova); Albaredo, Arcole, Cologna, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Legnago, Minerbe, Terrazzo (Verona).

28 Ottobre 2016

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028
Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028

Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...