Centri diurni per disabili. Lanzarin: “Per applicazione del nuovo tariffario c’è tempo tre anni e più”

Centri diurni per disabili. Lanzarin: “Per applicazione del nuovo tariffario c’è tempo tre anni e più”

Centri diurni per disabili. Lanzarin: “Per applicazione del nuovo tariffario c’è tempo tre anni e più”
L’obiettivo è “porre rimedio alle variabilità segnalate sul territorio regionale”, ma in modo “graduale”. L’assessore rassicura quindi i sindaci sulla tempistica di adozione del nuovo sistema: “L’invito è di attivarsi ma dando la possibilità di farlo nei modi e nei tempi ritenuti più congrui, nel rispetto dei vincoli di bilancio regionali e comunali”.

“Con i provvedimenti adottati la Regione si è posta l’obiettivo di essere vicina agli enti locali, offrendo una metodologia di calcolo che sia di supporto alla determinazione delle tariffe per l’assistenza nei centri diurni che ponesse rimedio alle variabilità segnalate sul territorio regionale. Ma al di là dell’applicazione del nuovo sistema tariffario, che tra l’altro può essere assolutamente graduale nel tempo prevedendo tre anni e più di tempo, quello che conta è l’avvio di un percorso di evoluzione organizzativa dell’offerta semiresidenziale che si è resa necessaria anche alla luce dell’incremento della domanda assistenziale che interessa l’intera area della disabilità”. A tranquillizzare i sindaci dell’Alto Vicentino preoccupati per la tempistica di adozione del nuovo sistema tariffario per i Ceod è l’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin, facendo chiarezza su questo tema sul quale, sottolinea, “c’è stato probabilmente un difetto di comunicazione che ha creato apprensioni ingiustificate”.

“L’ultima delibera della giunta regionale, la n. 2213 del 2016 ha proprio la finalità di sostenere un’applicazione graduale della nuova metodologia di determinazione delle tariffe per i centri diurni in regime di accreditamento, fissata con la precedente delibera n. 740 del 2015”, spiega l’assessore. L’invito agli enti locali è quindi di “attivarsi ma dando la possibilità di farlo nei modi e nei tempi ritenuti più congrui, nel rispetto dei vincoli di bilancio regionali e comunali. Ma l’obiettivo prioritario è la rivisitazione del sistema attraverso un riqualificazione del ruolo dei centri diurni che veda una diversificazione dell’offerta, con una specializzazione dei servizi soprattutto nei confronti dei livelli più alti di gravità della disabilità”.

Nella nota dell’assessore Lanzarin ricorda che questi indirizzi erano stati “puntualmente illustrati” in un incontro del 12 gennaio scorso al quale erano state invitate a partecipare le rappresentanze delle conferenze dei sindaci, le aziende sanitarie e le organizzazioni rappresentative della cooperazione e delle persone con disabilità e le loro famiglie.

10 Febbraio 2017

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028
Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028

Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...