Cura Italia. Ostetriche piemontesi reclamano gli stessi diritti degli altri professionisti della sanità

Cura Italia. Ostetriche piemontesi reclamano gli stessi diritti degli altri professionisti della sanità

Cura Italia. Ostetriche piemontesi reclamano gli stessi diritti degli altri professionisti della sanità
La richiesta riguarda, in particolare, il riconoscimento alle ostetriche delle “misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da covid-19”. “sia eliminata la “discriminazione” nei confronti della categoria, chiedono le ostetriche piemontesi auspicando che“d’ora in avanti in tutti i provvedimenti nazionali, regionali futuri venga rivolta alla categoria ostetrica la doverosa attenzione e il giusto riconoscimento per il lavoro svolto”.

“Si ponga fine alle discriminazioni che da troppo tempo la politica, a livello nazionale e regionale, sta infliggendo alla Categoria ostetrica”. È quanto chiedono, in una nota congiunta, i Consigli direttivi degli Ordini della Professione di Ostetrica della Regione Piemonte, Ordine Interprovinciale di Torino, Asti e Cuneo, Ordine Interprovinciale di Novara, Ordine Provinciale di Alessandria. Un appello “a tutela della dignità delle ostetriche”, dopo“il mancato recepimento degli emendamenti presentanti dalla FNOPO al DL Cura Italia”.
 
Gli Ordini delle Ostetriche della Regione Piemonte chiedono che "la politica sani il vulnus rivolto all’intera Categoria che sta dimostrando ancora una volta, anche nell’attuale emergenza sanitaria da Covid-19, abnegazione e costanza nel proprio impegno quotidiano e che, nel rispetto delle misure di distanziamento, continua a garantire la propria presenza e assistenza alle donne nel periodo perinatale (gravidanza, parto, puerperio e allattamento), nella prevenzione nel senso più ampio del termine, sfruttando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia per evitare il rischio di contagio”.

La richiesta di ripristinare la parità di trattamento tra tutti i professionisti di assistenza diretta, nello specifico per la figura ostetrica, è basata, spiegano gli Ordini piemontesi, “sulla peculiarità del rapporto assitenziale che non si limita a singole attività ma a un supporto strutturato e continuo con la donna anche se asintomatica, o con sospetta o confermata diagnosi di COVID-19”.

L’auspicio degli Ordini delle ostetriche della Regione Piemonte è che, “d’ora in avanti, in tutti i futuri provvedimenti nazionali e regionali venga rivolta alla categoria ostetrica la doverosa attenzione e il giusto riconoscimento per il lavoro svolto con professionalità da 21mila Ostetriche italiane, che da sempre sono con la donna e per la donna anche in corso di epidemia da COVID-19”.

06 Maggio 2020

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