Disturbi alimentari. Zaia inaugura nuova Comunità per la cura a Portogruaro

Disturbi alimentari. Zaia inaugura nuova Comunità per la cura a Portogruaro

Disturbi alimentari. Zaia inaugura nuova Comunità per la cura a Portogruaro
La struttura, residenziale, accoglie persone per le quali non risulti utile il ricovero ospedaliero e non sia sufficiente il trattamento ambulatoriale. “Una nuova eccellenza sanitaria che nasce nel Veneto Orientale. E una delle tante risposte che diamo anche ai catastrofisti che si sono detti certi che avremmo ridotto in macerie la sanità”, ha detto Zaia.

Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inaugurato oggi a Portogruaro una nuova comunità terapeutica residenziale protetta per la cura del disturbi del comportamento alimentare. “Si tratta – spiega la Regione in una nota – di una struttura residenziale che accoglie persone bisognose di intervento terapeutico-riabilitativo continuativo per situazioni patologiche correlate al Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA), ovvero situazioni per le quali non risulti utile il ricovero ospedaliero e non sia sufficiente il trattamento ambulatoriale”. L’Ulss10 ha affidato la struttura alla Cooperativa “Insieme Si Può” di Treviso con un appalto della durata di quattro anni, prorogabili a sei.

Con Zaia erano presenti il Vescovo, Monsignor Giuseppe Pellegrini che ha benedetto la struttura, Il Vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, l’Assessore alle Politiche Sociali Manuela Lanzarin, il Sindaco Maria Teresa Senatore, il direttore generale dell’Ulss Carlo Bramezza, la Presidente della Cooperativa “Insieme si Può” Paola Pagotto accompagnata dalla fondatrice Rina Biz, particolarmente festeggiata, il responsabile del Centro Disturbi Alimentari Pierandrea Salvo.

“Eccoci di fronte – ha detto Zaia – ad una nuova eccellenza sanitaria che nasce nel Veneto Orientale. E’ la prima in Italia organizzata in un modo così articolato, professionale e attento agli aspetti umani, capace di occuparsi anche dei pazienti in età pediatrica, purtroppo sempre più numerosi. Sono queste strutture, iperspecializzate e moderne che ci permettono di essere primi in Italia anche per la mobilità attiva di pazienti che, da altre Regioni, vengono a curarsi da noi”.

“Questa è una delle tante risposte – ha aggiunto il Governatore – che diamo anche ai catastrofisti che si sono detti certi che con la nostra programmazione avremmo ridotto in macerie la sanità dell’area, chiuso ospedali e depotenziato servizi. Eccoci oggi di fronte a un nuovo gioiello, che si affianca ad altri presenti e a quelli futuri che abbiamo in animo di realizzare. Con noi c’è anche il nuovo primario di Ginecologia e Ostetricia di Portogruaro, quel reparto che in troppi hanno dato frettolosamente per spacciato. Non chiuderemo punti nascita – ha voluto sottolineare il Governatore – e potenzieremo sia l’ospedale di Portogruaro che quello di San Donà, lavorando sull’integrazione e sull’iperspecializzazione grazie alla quale entrambi cresceranno e saranno interessati da altri investimenti”.

La nuova comunità terapeutica è attiva sette giorni su sette, 24 ore su 24, dispone di 10 posti letto attualmente tutti occupati da persone d’età compresa tra 18 e 25 anni, nove delle quali sono ragazze, provenienti da varie Ulss del Veneto e del Friuli. Un’equipe multidisciplinare composta da 15 persone della Cooperativa “Insieme Si Può” e del centro disturbi alimentari dell’Ulss10, organizza e svolge attività personalizzate per ciascun utente, le quali si basano sul modello di cura RPP (Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva) ideato dal responsabile del centro disturbi alimentari dell’Ulss10, Pierandrea Salvo; le attività spaziano da quelle psichiatriche e relative alla riabilitazione nutrizionale a quelle riabilitative/espressive/scolastiche.

18 Ottobre 2016

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