Due neonati morti ad Avezzano. Commissione errori chiede relazione a Chiodi

Due neonati morti ad Avezzano. Commissione errori chiede relazione a Chiodi

Due neonati morti ad Avezzano. Commissione errori chiede relazione a Chiodi
Il 18 novembre un neonato è venuto alla luce senza vita. Gli ultimi test risalivano a due settimane fa e il feto risultava in perfette condizioni. Già nel 2010, nello stesso ospedale, una bimba era morta due giorni dopo la nascita. Anche quella gravidanza non aveva presentato problemi.

Dopo un nuovo decesso di un neonato all’ospedale di Avezzano, il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, ha deciso di chiedere una relazione al presidente della Regione Abruzzo e commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi.
Riportando “quanto appreso dai quotidiani locali”, la commissione d’inchiesta spiega infatti che il 18 novembre scorso, un neonato è venuto alla luce senza vita a seguito di un cesareo, inizialmente previsto per il 25 novembre ma poi anticipato. Gli ultimi test risalivano a sole due settimane fa ed il feto risultava in perfette condizioni di salute. I genitori hanno presentato una denuncia alla Polizia e la Procura ha aperto un’indagine.
Già nel 2010 nello stesso ospedale si era tuttavia verificata la morte di un neonato in assenza di problemi rilevati nel corso della gravidanza. “Il 16 giugno – spiega la nota della commissione – la madre era stata ricoverata nel reparto di ginecologia dopo una gravidanza senza problemi, ma a poche ore dalla nascita la piccola ha iniziato a presentare difficoltà respiratorie. A seguito di un aggravamento delle sue condizioni, ne veniva deciso il trasferimento dall'ospedale di Avezzano nella divisione di Terapia intensiva neonatale del policlinico di Chieti ma la piccola non ce l'ha fatta ed è deceduta il 18 giugno. La Procura – spiega la commissione – ha avviato l'inchiesta e due i dirigenti medici dell'ospedale di Avezzano sono stati iscritti nel registro degli indagati. La neonata avrebbe accusato un distress respiratorio ma si sarebbe forse salvata se il trasferimento a Chieti, in un centro più attrezzato, fosse avvenuto con più celerità”.
"La Commissione d’inchiesta che presiedo – si legge nella lettera inviata da Orlando alla Chiodi – intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, in merito ai due casi segnalati, con riguardo ad eventuali criticità organizzative riscontrate, così come ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari, assunte a fronte di responsabilità individuali eventualmente emerse. La documentazione acquisita – conclude Orlando – sarà valutata per eventuali, ulteriori adempimenti di competenza nell’ambito del filone d’inchiesta sui punti nascita, coordinato dall'on. Fucci ed avviato per accertare le cause dei più frequenti errori e criticità gestionali relativi al momento del parto”.

Secondo quanto dichiarato da Orlando, i risultati dell'indagine, che si è servita dei dati forniti dai competenti Assessorati e dalle Procure di tutta Italia, dovrebbero essere a breve presentati in conferenza stampa.
 

21 Novembre 2011

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