Emilia Romagna. Risoluzione Pd per inserire figura del Clownterapista negli ospedali

Emilia Romagna. Risoluzione Pd per inserire figura del Clownterapista negli ospedali

Emilia Romagna. Risoluzione Pd per inserire figura del Clownterapista negli ospedali
"Diversi studi hanno dimostrato che la presenza di un clown dottore può aiutare i degenti, a partire dai più piccoli”, spiegano i consiglieri, che chiedono che la Giunta inserisca tale figura nel Repertorio regionale delle qualifiche, definendone gli standard formativi e supportando la loro attività negli ospedali e nelle strutture socio-sanitarie. La risoluzione

“Inserire la figura del clownterapista nel Repertorio regionale delle qualifiche, definendone gli idonei standard formativi in collaborazione con le associazioni e i professionisti del settore e di supportare l'attività dei clownterapisti in corsia, attraverso ogni iniziativa che si ritenga utile, negli ospedali e nelle strutture socio-sanitarie dell'Emilia-Romagna”. E’ questo l’impegno che i consiglieri del Gruppo Pd del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, prima firmataria Lia Moltalti, chiedono alla Giunta in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa. Gli altri firmatari della risoluzione sono i consiglieri Serri, Zoffoli, Campedelli, Iotti, Cardinali, Zappaterra, Paruolo, Calvano, Francesca Marchetti, Molinari, Tarasconi, Bagnari, Rontini, Pruccoli, Mumolo e Sabattini.

“Sono molte in Emilia-Romagna le associazioni che, in maniera del tutto gratuita, formano i clown volontari che affiancano medici e personale sanitario in corsia, portando sollievo e spensieratezza ai pazienti di tutte le età, a partire dai più piccoli. Iniziative di questo genere sono diffuse in tutti i principali ospedali della regione e si reggono unicamente su una encomiabile e indispensabile opera di volontariato”, spiegano i consiglieri nella risoluzione. “Diverse Regioni – rilevano – hanno già deciso di regolamentare la figura del clonwnterapista in strutture socio sanitarie, inserendola nel Repertorio regionale delle qualifiche entro le professioni socio-sanitarie, consentendo così il passaggio da un'impostazione volontaristica ed autoregolamentata ad una professionale e codificata secondo precisi canoni formativi”.

04 Febbraio 2016

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