Hiv. In Campania approvato il protocollo attuativo PrEP e Pep inclusivo delle associazioni di attivisti CBCVT

Hiv. In Campania approvato il protocollo attuativo PrEP e Pep inclusivo delle associazioni di attivisti CBCVT

Hiv. In Campania approvato il protocollo attuativo PrEP e Pep inclusivo delle associazioni di attivisti CBCVT
La PrEp, profilassi pre-esposizione, permette di ridurre di oltre il 92% il rischio contagio dopo aver avuto un rapporto a rischio di trasmissione di Hiv, con benefici anche sul rapporto costo-efficacia per la riduzione di future spese gestionali di un possibile paziente Hiv positivo. Per quel che riguarda la PeP, profilassi post esposizione, viene rinforzata la rete ospedaliera già esistente per la riduzione del rischio di trasmissione del virus.

Il comitato di coordinamento regionale di lotta all’Aids della Regione Campania ha approvato, lo scorso 1 giugno, il protocollo attuativo sull’impiego dei PrEP e PeP sulla base di quanto stabilito dal piano nazionale Aids ormai nel lontano 2017.

“Sulla base di dati scientificamente provati – ricorda Nps Campania nella nota che annuncia l’approvazione del protocollo – la profilassi pre- esposizione consiste nel prendere farmaci antiretrovirali per curare l’Hiv per prevenire un contagio dopo aver avuto un rapporto a rischio di trasmissione di Hiv. Tale profilassi riduce il rischio di contagio di oltre il 92% e può essere considerata costo- efficacia per la riduzione di futuri costi gestionali di un possibile paziente Hiv positivo. Quindi sebbene il costo del farmaco da protocollo sia ancora a carico del singolo individuo (come in tutta Italia ancora), tutto ciò che concerne la presa in carico sanitaria della persona è a carico del SSN. Mentre per quel che riguarda la PeP viene rinforzata la rete ospedaliera già esistente per la riduzione del rischio della trasmissione del virus dopo un evento certo di possibile trasmissione”.

NPS Italia, sezione Campania, esprime dunque soddisfazione, anche per avere “contribuito a questo risultato a stretto contatto con chi nel comitato regionale di Lotta all’Aids, di cui fa parte e presieduto dal prof. Guglielmo Borgia, ha lavorato nel dettaglio a questo protocollo”, afferma la presidente Nps, Margherita Errico. “L’elemento di valore aggiunto in questo lavoro – prosegue – è rappresentato dalle azioni previste nel protocollo che vedono al centro le associazioni della società civile, in particolare quelle così dette community based ovvero precisamente definite CBVCT (community based voluntary counselling and testing), acronimo inglese che rappresenta le associazioni fatte da persone con Hiv che volontariamente effettuano colloqui e test Hiv rapidi a chi volontariamente si avvicina a questo servizio".

“In questo modo – conclude la presidente Enrico – finalmente le associazioni di pazienti attivisti, ormai sempre più formati secondo le normative vigenti, vengono riconosciute come il naturale complemento sul territorio al fianco delle diverse AA.SS.LL. e delle AA. OO.per diversificare l’offerta di prevenzione e raggiungere anche i gruppi più vulnerabili, compresi i detenuti e con un approccio di genere, con il principale obiettivo dell’identificazione precoce clinica delle persone con Hiv (early detection)”.

04 Ottobre 2021

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...