118. L’Ipasvi Firenze celebra 20 anni di centrali di emergenza affidate agli infermieri

118. L’Ipasvi Firenze celebra 20 anni di centrali di emergenza affidate agli infermieri

118. L’Ipasvi Firenze celebra 20 anni di centrali di emergenza affidate agli infermieri
Per il Collegio Ipasvi “da allora sono stati fatti grandi progressi e sia all’interno delle centrali che sui mezzi di soccorso è stato inserito un numero sempre maggiore di infermieri”. Oggi, la centrale operativa del 118 di Firenze (accorpata con Prato dal 2012) può contare su 111 infermieri .

Si festeggia in questi giorni l’anniversario dell’ingresso degli infermieri nella gestione della centrale del 118 a Firenze: era il 16 dicembre del 1996. “Fino al 1986 – spiega infatti l’Ipasvi Firenza in una nota – i cosiddetti ‘numeri della sirena’ (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e altri enti pubblici come i Vigili Urbani) erano organizzati secondo un’articolazione su base territoriale: al momento, infatti, non esistevano ancora gli odierni numeri di pronta emergenza a livello nazionale. Nel 1986 venne istituita a Firenze la Centrale di Emergenza: gli operatori erano dipendenti comunali e rispondevano al numero 4976. Solo nel 1992, con il Dpr 27/03/92, la responsabilità venne affidata agli infermieri e venne istituito il numero 118, che nel capoluogo toscano andò così a sostituire il 4976. Quattro anni dopo, il 16 dicembre del 1996, le centrali di emergenza del 118 passarono ufficialmente agli infermieri: un passo in avanti enorme le segno della competenza e dell’appropriatezza degli interventi”.

“Da allora – prosegue l’Ipasvi di Firenze – sono stati fatti grandi progressi e sia all’interno delle centrali che sui mezzi di soccorso è stato inserito un numero sempre maggiore di infermieri: nel 1999 prese il via il servizio di elisoccorso e venne istituita l’automedica; il 2000 segnò invece l’arrivo della prima ambulanza con infermiere”.

Secondo i dati diffusi dal Collegio, la centrale operativa del 118 di Firenze (accorpata con Prato dal 2012; mentre quella di Empoli fa capo a Pistoia) può contare su 111 infermieri “dotati di competenze specifiche nella fase di ricezione e di gestione delle chiamate, con una preparazione trasversale che include nozioni tecnologico-informatiche, cartografiche, clinico-assistenziali e  apacità specifiche nella metodologia di relazione e nel problem solving veloce”.

“Come Ipasvi Firenze – spiegano i responsabili del Collegio fiorentino degli infermieri – ci uniamo agli auguri ai nostri colleghi della centrale locale del 118. Grazie anche al loro lavoro la qualità degli interventi in emergenza è a livelli sempre più alti, assicurando ai cittadini competenza e preparazione sia professionale che umana”.

22 Dicembre 2016

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...