Lea. D’Amato (Azione): “Nel Lazio assistenza peggiorata, aumentano le disuguaglianze” 

Lea. D’Amato (Azione): “Nel Lazio assistenza peggiorata, aumentano le disuguaglianze” 

Lea. D’Amato (Azione): “Nel Lazio assistenza peggiorata, aumentano le disuguaglianze” 
Il consigliere regionale sui dati elaborati dalla Fondazione Gimbe: “Si è invertito il trend positivo degli anni precedenti, soprattutto nella prevenzione e nell’assistenza territoriale. Due aspetti completamente sottovalutati da Rocca. Se non si investe su prevenzione e territorio, si rischia di scaricare sulla rete ospedaliera prestazioni inappropriate”, dice D’Amato che sottolinea come anche il forte ricorso dei cittadini del Lazio alla sanità privata.

“I dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, analizzando la Relazione 2023 – Monitoraggio dei Lea attraverso il nuovo sistema di garanzia pubblicata dal Ministero della Salute, confermano quello che sostengo da tempo: nel Lazio la situazione è in netto peggioramento, invertendo il trend positivo che aveva caratterizzato gli anni precedenti, soprattutto nella prevenzione, dove la Regione perde 6 posizioni, scivolando al 15° posto, e nell’assistenza territoriale, con 3 posizioni in meno, arretrando al 15° posto”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Azione, Alessio D’Amato.

Prevenzione e assistenza territoriale sono, per D’Amato, “due aspetti completamente sottovalutati dal presidente Rocca. Se non si investe su prevenzione e territorio, si rischia di scaricare sulla rete ospedaliera prestazioni inappropriate che appesantiscono ulteriormente il lavoro dei professionisti”.

“Nel complesso, il Lazio peggiora con 3 posizioni perse (12° posto) nella classifica generale rispetto all’anno precedente. Anche i ritardi nell’attuazione della misura 6 del PNRR vanno in questa direzione e, purtroppo, le previsioni sul 2024 indicano che la situazione non cambierà, con un aumento delle disuguaglianze. I cittadini del Lazio, infatti, sono quelli che più spesso abbandonano le cure e che, allo stesso tempo, spendono di più nella sanità privata”, conclude D’Amato.

03 Settembre 2025

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