Lombardia: Bresciani, “Attivi già 5,8 milioni di fascicoli elettronici”

Lombardia: Bresciani, “Attivi già 5,8 milioni di fascicoli elettronici”

Lombardia: Bresciani, “Attivi già 5,8 milioni di fascicoli elettronici”
Pubblicati inoltre, con firma digitale, oltre 14 mln di documenti clinici elettronici nel 2010, ed emesse oltre 75 mln di prescrzioni elettroniche. Questi i dati elencati dall’assessore alla Sanità lombarda Luciano Bresciani, intervenuto al seminario dedicato a “La Qualità nel Fascicolo Sanitario Elettronico Personale”, promosso dal Politecnico di Milano.
 

Sono state approvate solo lo scorso 10 febbraio, dalla Conferenza Stato-Regioni, le linee guida sul fascicolo sanitario elettronico, ma in Lombardia, già nel corso del 2010, sono stati resi operativi 5,8 milioni di Fse, pubblicati 14 milioni di documenti clinici elettronici (+19% rispetto al 2009) ed emesse oltre 75 milioni di prescrizioni elettroniche (+10% rispetto al 2009). Con questi dati, ricordati dall’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, all’interno di un seminario promosso dal Politecnico di Milano, la Lombardia si presenta come un territorio all’avanguardia su questo tema.
"Il Fascicolo Sanitario Elettronico – ha spiegato Bresciani – è una realtà consolidata in Lombardia e rappresenta un punto essenziale per il miglioramento della qualità del sistema e per il suo sviluppo. E' fondamentale implementare al massimo questo strumento di ammodernamento e semplificazione che è un pilastro nell'attività di controllo di gestione oltre che un sostegno nel processo di diagnosi e cura".
L’obiettivo a medio termine è la messa a disposizione del Fse individuale per tutti i cittadini secondo una progressione che vede il raggiungimento del 60% nel 2010, del 65 per cento nel 2011 e del 72 per cento nel 2012. Bresciani ha poi indicato come esempio positivo il progetto europeo ALIAS, che vede la Lombardia capofila e che prevede la creazione di un "ospedale virtuale" che coinvolge i territori di Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Slovenia.
La cooperazione tra strutture ospedaliere ha lo scopo di sperimentare servizi di teleconsulto e di condivisione di informazioni cliniche.
"Per poter incrementare le potenzialità di questo sistema – ha aggiunto Bresciani – è necessario investire in ricerca che rappresenta, insieme alla cronicità, la vera sfida per il futuro della sanità".
La messa in rete delle 6 facoltà di medicina – con le loro 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca e 1.250 prodotti certificati all'anno – promossa dalla Regione e sancita con una legge e il coinvolgimento dell'industria e di Finlombarda per la parte finanziaria ha di fatto portato alla creazione in Lombardia di una piattaforma di sviluppo tecnologico. Già 43 i progetti presentati e finanziati dall'industria su questa piattaforma; di questi, oltre 30 sono già in corso.
 

21 Febbraio 2011

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