Ospedale dei Bambini. Bartolazzi: “La nostra sfida: entro il 2029 cure di eccellenza per i piccoli pazienti sardi” 

Ospedale dei Bambini. Bartolazzi: “La nostra sfida: entro il 2029 cure di eccellenza per i piccoli pazienti sardi” 

Ospedale dei Bambini. Bartolazzi: “La nostra sfida: entro il 2029 cure di eccellenza per i piccoli pazienti sardi” 
Se n’è discusso al convegno sul ‘Percorso regionale verso l’Ospedale del Bambino’. L’assessore: “Per la Sardegna ci sono 300 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero della Salute, che andranno a copertura della parte infrastrutturale del progetto”. Marcias: “Il confronto è fondamentale per delineare strategie, modelli organizzativi e prospettive di sviluppo di una rete pediatrica regionale integrata”.

L’Ospedale del Bambino è il progetto bandiera della Regione Sardegna per il futuro della pediatria. Se n’è discusso ieri mattina al convegno “Percorso regionale verso l’Ospedale del Bambino – Un progetto della Sardegna per il futuro della Salute dei bambini” organizzato al Brotzu dall’Assessorato regionale della Sanità, con la collaborazione dell’Arnas Brotzu, dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, di Ares, dell’ASL di Cagliari e con la partecipazione delle aziende sanitarie e ospedaliere del territorio.

“Abbiamo iniziato a porre le basi di questo percorso nei mesi scorsi con passaggi legislativi propedeutici – ha spiegato l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi – e puntiamo a realizzare l’Ospedale del Bambino entro la fine della legislatura. Per la Sardegna ci sono 300 milioni di euro, messi a disposizione dal Ministero della Salute. Fondi regolamentati dall’articolo 20 della legge 67 del 1988 e che andranno a copertura della parte infrastrutturale del progetto, in quello che sarà l’approdo a lungo termine dell’ospedale del Bambino. Un iter che prevederà delle fasi di programmazione e il conseguente sblocco dei finanziamenti centrali, con un passaggio in Conferenza Stato Regioni”.

“Accanto all’infrastruttura materiale, l’assessore ha sottolineato “l’avvio di un percorso di ‘infrastrutturazione funzionale’, basato sulla valorizzazione delle migliori competenze pediatriche già presenti in Sardegna, sul quale siamo in grado di essere rapidamente operativi, facendo rete a partire dalle migliori competenze pediatriche attualmente presenti nei nostri territori e con il contributo fondamentale delle nostre due università, con il fine ultimo di approdare all’IRCCS dei bambini”.

Nella visione della pediatria del futuro la ricerca scientifica gioca infatti un ruolo fondamentale: “In Sardegna ci sono le condizioni per portare avanti questo discorso grazie all’esistenza di scuole di pediatria e di genetica di assoluto valore. Possiamo diventare un centro di eccellenza mondiale puntando sulla ricerca genetica correlata alle malattie rare, ed essendo ulteriormente attrattori di Know how per l’identificazione di nuovi target terapeutici e diagnostici legati a queste malattie. La parola d’ordine per noi è sinergia: nel campo della pediatria e della ricerca la Sardegna può e deve diventare una piattaforma aperta agli interscambi e alla conoscenza, per offrire le migliori cure ai nostri piccoli pazienti” – ha concluso Bartolazzi.

“Il convegno ha riunito professionisti di rilievo nazionale e regionale – ha spiegato a Quotidiano Sanità il Commissario dell’ARNAS Maurizio Marcias -, con l’obiettivo di avviare un percorso condiviso verso la creazione di un Ospedale Pediatrico Regionale, cardine di una nuova visione della sanità in Sardegna, un progetto strategico per il futuro della salute dei bambini e degli adolescenti dell’Isola. Il confronto è fondamentale e decisivo per delineare strategie, modelli organizzativi e prospettive di sviluppo di una rete pediatrica regionale integrata, capace di rispondere in maniera innovativa e sostenibile ai bisogni di salute dei più piccoli. Il mio auspicio è che si possa creare un polo ospedaliero pediatrico che rappresenti un centro di riferimento non solo per l’assistenza, ma anche culturale e scientifico, in una prospettiva di rete con i pediatri ospedalieri e territoriali di libera scelta”.

“Il progetto quindi – ha sottolineato il Commissario – intende valorizzare le professionalità presenti nel SSR favorendo la massima collaborazione tra ospedale, università e territorio, nell’interesse esclusivo dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. L’obiettivo è garantire cure di altissima qualità, integrate e specialistiche, in un’unica struttura dedicata e, al tempo stesso, fortemente connessa con il territorio. Il nuovo ospedale sarà infatti nodo centrale di una rete pediatrica regionale di patologia, capace di assicurare uniformità e continuità di assistenza, dalla prevenzione alla diagnosi, fino alle cure più complesse”.

“La realizzazione dell’Ospedale Pediatrico Regionale afferma, in maniera concreta, il diritto dei bambini sardi a ricevere cure di eccellenza, in Sardegna, riducendo la necessità di migrazioni sanitarie: una sfida che riguarda tutta la comunità isolana e che consolida il senso stesso di equità e giustizia sociale. L’Ospedale del Bambino rappresenta dunque un investimento sul futuro della nostra comunità. Rafforzare il sistema sanitario per i bambini significa adulti più sani, e di conseguenza meno costi sociali e sanitari a lungo termine. Inoltre contribuisce a ridurre i trasferimenti fuori regione per cure specialistiche con un conseguente risparmio economico per famiglie” – ha concluso Marcias.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

01 Ottobre 2025

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