Ospedale di Pozzuoli diventa Dea di II Livello. D’Amore: “Obiettivo a cui lavoriamo da 5 anni”

Ospedale di Pozzuoli diventa Dea di II Livello. D’Amore: “Obiettivo a cui lavoriamo da 5 anni”

Ospedale di Pozzuoli diventa Dea di II Livello. D’Amore: “Obiettivo a cui lavoriamo da 5 anni”
Il Santa Maria delle Grazie raggiunge così ospedali come il Cardarelli o il Monaldi. “La nuova classificazione è per noi motivo di grande orgoglio”, cometa il Dg. “Una tappa importante, che certifica il lavoro comune di ogni medico, infermiere, oss, tecnico, amministrativo che presta servizio nell'ASL Napoli 2 Nord”.

L’ospedale di Pozzuoli è diventato DEA di II livello nell’ambito della rete ospedaliera per l’emergenza regionale. Il Santa Maria delle Grazie raggiunge così ospedali come il Cardarelli o il Monaldi. Il riconoscimento arriva al termine di un lungo percorso di crescita e di investimenti effettuati dall’ASL Napoli 2 Nord sull’ospedale flegreo.  

“La nuova classificazione – commenta in una nota Antonio d’Amore Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord –  è per noi motivo di grande orgoglio. Ringrazio il Presidente De Luca che con questo atto riconosce il percorso di crescita che egli stesso ci aveva indicato, ponendolo tra gli obiettivi prioritari al momento del mio insediamento come Direttore Generale. Questa per noi è una tappa importante, che certifica il lavoro comune di ogni medico, infermiere, oss, tecnico, amministrativo che presta servizio nell'ASL Napoli 2 Nord. L'ospedale di Pozzuoli è il nodo di una rete assistenziale che si estende sull'intero territorio aziendale e che permette di condividere competenze, protocolli operativi e risorse. Ringrazio tutti coloro che, con il proprio impegno, a diverso titolo hanno contribuito a raggiungere questo importante obiettivo”.

Nel corso degli ultimi cinque anni, evidenzia ancora la nota, “grazie agli importanti investimenti in termini di tecnologie, infrastrutture e professionalità, il Santa Maria delle Grazie ha visto crescere in modo esponenziale il numero e la complessità delle prestazioni garantite ai propri pazienti”.

Anche sul versante infrastrutturale il Santa Maria delle Grazie è in forte espansione. “Attualmente si sta lavorando a completare il nuovo blocco operatorio che conterà otto sale operatorie, un edificio esterno al corpo principale destinato al nuovo CUP e alla Centrale Operativa del 118, le nuove cucine, la realizzazione di due nuove sale di Emodinamica. È in programma per i prossimi mesi la realizzazione del nuovo padiglione ospedaliero che, con un investimento di 12.5 milioni di euro, permetterà al Santa Maria delle Grazie di superare i 400 posti letto”.

20 Ottobre 2021

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...