Ospedali di Vercelli e Borgosesia. Al via indagine su grado di soddisfazione degli utenti

Ospedali di Vercelli e Borgosesia. Al via indagine su grado di soddisfazione degli utenti

Ospedali di Vercelli e Borgosesia. Al via indagine su grado di soddisfazione degli utenti
Un questionario cartaceo sarà distribuito nei reparti prima della dimissione. I cittadini potranno esprimersi anche nelle aree ambulatoriali e nei centri prelievi. Coinvolti anche i presidi polifunzionali di Santhià, Gattinara e Varallo. I cittadini potranno partecipare in forma anonima.

Conoscere il punto di vista dei pazienti per migliorare. È con questo proposito che da oggi parte negli ospedali di Vercelli e Borgosesia una nuova indagine di gradimento dei servizi ospedalieri ed ambulatoriali.

Un questionario cartaceo che sarà distribuito nei reparti prima della dimissione e non solo. I cittadini, infatti, avranno la possibilità di esprimere la propria opinione non soltanto se ricoverati, ma anche nelle aree ambulatoriali e nei centri prelievi. Coinvolti anche i presidi polifunzionali di Santhià, Gattinara e Varallo.

“Chi sceglierà di aderire – spiega la Asl in una nota – potrà rispondere in totale libertà e in anonimato; al termine della compilazione i moduli verranno inseriti all’interno di apposite cassettine gialle presso i punti informazione o consegnate in busta chiusa ai volontari somministratori”.

Il progetto sarà portato avanti con il sostegno delle associazioni, tra cui Anteas, Avma, Omnic, Associazione Diabetici Prof. Archero, Siamo Speciali, Angsa e Avas di Borgosesia che fanno parte della Conferenza Aziendale di Partecipazione: i volontari si occuperanno della distribuzione e della raccolta dei questionari e saranno a disposizione per aiutare gli utenti nella compilazione qualora ne avessero necessità. Saranno riconoscibili grazie ad un apposito cartellino riportante il logo dell’Azienda e quello dell’indagine.

I questionari sono composti da una ventina di domande a risposta chiusa articolate su 4 ambiti differenti: informazioni di accesso ai servizi, aspetti relazionali e di accoglienza e comfort. È  inoltre presente uno spazio per le osservazioni ed i suggerimenti. Al termine del questionario sono richiesti alcuni dati anagrafici generici utili ai fini statistici.

Nel 2016 l’indagine è stata effettuata sfruttando il web attraverso moduli compilabili direttamente on line. La scelta di integrare e prevedere nuovamente la rilevazione con lo strumento più classico della carta nasce dalla volontà dell’Azienda di “poter ampliare il campione, raccogliendo l’opinione di una fetta ampia di popolazione. Anche quella meno avvezza all’uso della tecnologia”.

15 Giugno 2017

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...