Pfas. Approvata Mozione per una maternità informata. Coletto: “Attenzione a gestanti e mamme scattata da tempo”

Pfas. Approvata Mozione per una maternità informata. Coletto: “Attenzione a gestanti e mamme scattata da tempo”

Pfas. Approvata Mozione per una maternità informata. Coletto: “Attenzione a gestanti e mamme scattata da tempo”
Nella mozione, presentata da Cristina Guarda, si chiede di approfondire lo studio degli effetti dei Pfas sulle nascite e di fornire ai cittadini, in particolare alle donne in gravidanza, consigli ed indicazioni per limitare i danni da Pfas. L’assessore annuncia: “Appena riceveremo le valutazioni di Iss e Ministero sullo studio dell’Università di Padova, partiranno nuove azioni”. La mozione

“La Giunta e tutti i tecnici della Regione stanno già lavorando nell’ottica di quanto contenuto nella mozione sui Pfas approvata dal Consiglio regionale. Siamo stati ad esempio noi a commissionare uno studio specifico all’Università di Padova, inviato per le valutazioni di competenza al ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità. Seguirà la parte operativa, nell’ambito della quale prevediamo uno screening specifico per le donne in gravidanza. Bene le mozioni, ma anche meglio le azioni che la Regione sta mettendo in atto fin dall’inizio della vicenda”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità Luca Coletto, in relazione alla mozione presentata dalla Consigliera regionale Cristina Guarda (Alessandra Moretti Presidente) e alla sua richiesta di maggiori tutele per le gestanti e le mamme.

“Gli esiti dello studio, presentati nel recentissimo simposio internazionale di Venezia – rileva Coletto – confermano l’utilità dei nostri interventi. Nello specifico del settore materno infantile si è infatti dimostrato che il fenomeno del sottopeso nei neonati, rilevato negli anni precedenti, è scomparso nel 2014 e 2015, dopo l’attivazione dei filtri negli acquedotti nel 2013”.

“Gestanti e mamme – conclude Coletto – sono di fatto, per quota parte, già coperte dallo screening avviato sui residenti della zona rossa, ma non ci fermiamo qui: appena riceveremo le valutazioni di Iss e Ministero sullo studio dell’Università di Padova, partiranno le azioni conseguenti che risulteranno utili e, sicuramente, anche il monitoraggio specifico che, per essere attendibile, andava preceduto da uno studio serio come quello fatto”.

Nella mozione approvata in Consiglio, Guarda chiede alla Giunta un impegno a “fornire ai cittadini, in particolare alle donne in gravidanza, consigli ed indicazioni sugli accorgimenti da adottare per limitare gli effetti dannosi dei Pfas sulla salute, soprattutto quella materna e neonatale”.
 
Pr la consigliera, infatti, “è più che mai urgente guidare la popolazione della zona rossa e in particolare le donne, le future mamme e le mamme, su quali siano le azioni più adeguate per tutelare preventivamente la propria salute e quella dei propri figli. Una tutela che deve partire fin dalla fase gestazionale”. E “il via libera a questa mozione riconosce questa necessità ed ora mi attendo che la Regione predisponga innanzitutto un vademecum che aiuti i cittadini delle aree più esposte a fare scelte di qualità per quanto riguarda alimenti, utensili e vestiario. Il tutto nella consapevolezza che si tratta di un territorio diverso dal resto del Veneto perché sottoposto, giorno dopo giorno da almeno 40 anni, ad un inquinamento costante e non soltanto legato all’acqua”.
 
Per Guarda “è inaccettabile che le donne di queste aree inquinate dai Pfas debbano rimanere in una condizione di svantaggio e senza sostegni: dobbiamo sentirci libere di scegliere di avere un figlio senza vivere nell’ansia di un territorio e di un ambiente ostile perché inquinato”.

21 Aprile 2017

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