Piano sociale regionale 2025-2027 del Lazio. Consiglio approva, valorizzato il ruolo delle farmacie su vaccinazioni 

Piano sociale regionale 2025-2027 del Lazio. Consiglio approva, valorizzato il ruolo delle farmacie su vaccinazioni 

Piano sociale regionale 2025-2027 del Lazio. Consiglio approva, valorizzato il ruolo delle farmacie su vaccinazioni 
Il Piano mira a promuovere una visione integrata del welfare sociale, che sarà completata con l’approvazione della legge che istituisce i direttori sociosanitari nelle Asl. La dotazione complessiva ammonta a oltre 400 milioni. E grazie a un emendamento di Marco Colarossi e Giorgio Simeoni, si rafforza il ruolo delle farmacie per l’erogazione delle vaccinazioni, allo scopo di offrire un servizio capillare e aumentare le coperture. IL TESTO ENTRATO IN AULA

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonello Aurigemma, ha approvato mercoledì scorso, all’unanimità, il Piano sociale regionale 2025-27 (Proposta di delibera consiliare n. 38), illustrato dall’assessore ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona, Massimiliano Maselli.

“Il Piano sociale – commenta Massimiliano Maselli in una nota diramata dall’ufficio stampa – è un documento sintetico, di circa 50 pagine, scritto in maniera chiara perché non vuole essere uno strumento burocratico rivolto soltanto agli addetti ai lavori. È l’atto di programmazione di tutti gli interventi e le azioni che devono messere in campo in questo triennio, approvato in Giunta a dicembre dopo un confronto con tutti i soggetti interessati e che si è avvalso anche dell’importante e proficuo lavoro svolto in commissione Sanità, con numerosi emendamenti approvati che hanno migliorato il testo iniziale, portando all’approvazione all’unanimità in quella sede”.

Per Maselli si tratta di “un Piano capace di coniugare la visione strategica con la flessibilità, puntando a semplificare procedure e percorsi, ancorato sulle buone pratiche del passato che hanno consolidato i risultati positivi raggiunti. Il Piano promuove una visione integrata del welfare sociale, che sarà completata con l’approvazione della legge che istituisce i direttori sociosanitari nelle Asl, mettendo sempre al centro la persona, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders”.

L’assessore ha poi elencato alcuni obiettivi del Piano, ritenuti molto importanti: la promozione dell’inclusione sociale, finalizzata anche all’inclusione lavorativa; il rafforzamento delle reti territoriali e delle reti di prossimità “con un ruolo importante dato alle Asp, entrate appieno nelle reti delle politiche sociali”, ha detto Maselli; l’innovazione nei modelli di governance; il tema dei consorzi, “ne abbiamo trovati sette – ha spiegato l’assessore – e ne abbiamo costituiti sei nuovi ma altri sei sono in via di definizione”; il rafforzamento dei centri polivalenti, passati da quattro a dieci, “che potranno assistere più persone con disabilità dell’autismo”, ha detto Maselli.

L’assessore ha concluso la sua relazione definendo il Piano “un passo fondamentale verso la costruzione di un sistema di welfare moderno che punta sulla digitalizzazione, sulla standardizzazione dei processi e sulla Intelligenza Artificiale, sulla quale dobbiamo investire molto: a settembre la Giunta emanerà un bando per progetti specifici”. Per quanto riguarda le risorse stanziate, Maselli ha spiegato che quelle regionali ammontano a 158 milioni di euro, “con un aumento di 60 milioni rispetto ai 98 stanziati nel 2023”. A queste si aggiungeranno le risorse nazionali, con un ammontare complessivo che supera i 400 milioni di euro, “ai quali – ha precisato l’assessore – si affiancheranno anche quelle dei fondi strutturali. Una parte di queste risorse servirà a ridurre le liste di attesa nelle case di comunità per l’assistenza agli anziani e nel ‘dopo di noi’”.

Grazie a un emendamento di Marco Colarossi e Giorgio Simeoni si rafforza, inoltre la vaccinazione presso le farmacie, allo scopo di raggiungere tutti i cittadini in modo capillare sul territorio ed evitare “inutili spostamenti e infinite code che finiscono, per lo più, nel far demordere il cittadino che vorrebbe sottoporsi alle vaccinazioni”, spiega Colarossi.

Emendamento accorto con favore da Federfarma Lazio e Federfarma, secondo cui la modifica approvata “rappresenta un passo concreto verso una sanità territoriale più accessibile, moderna ed efficace. Il riconoscimento della funzione delle farmacie come presidi di riferimento per i servizi vaccinali conferma il contributo essenziale che la rete può offrire non solo in ambito sanitario, ma anche sul fronte della prevenzione e dell’integrazione tra assistenza sociale e salute pubblica”.

“L’esperienza maturata in questi anni – sottolineano Federfarma Roma e Lazio – , anche durante l’emergenza pandemica, ha dimostrato che le farmacie sono in grado di garantire servizi rapidi, sicuri e vicini alle persone. La possibilità di ampliare le vaccinazioni erogabili in farmacia, come già avviene in altre Regioni per il vaccino HPV, può rafforzare ulteriormente l’efficacia delle campagne di prevenzione e facilitare l’accesso soprattutto per le categorie più fragili”.

25 Luglio 2025

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