Piemonte. Asl Cn1. A Savigliano la tecnica dell’accesso per via anteriore consente di impiantare due protesi d’anca in un’unica seduta

Piemonte. Asl Cn1. A Savigliano la tecnica dell’accesso per via anteriore consente di impiantare due protesi d’anca in un’unica seduta

Piemonte. Asl Cn1. A Savigliano la tecnica dell’accesso per via anteriore consente di impiantare due protesi d’anca in un’unica seduta
L'intervento è stato eseguito su un paziente di 41 anni, affetto da osteonecrosi della testa del femore bilaterale. “L'intervento ha consentito il risparmio dei tessuti muscolari e tendinei con, un più rapido recupero post-operatorio e una minore incidenza di lussazione”, spiegano gli specialisti.

Un intervento di protesizzazione bilaterale d’anca per via d’accesso anteriore è stato eseguito nei giorni scorsi a Savigliano (Cuneo), presso la struttura di Ortopedia su indicazione del direttore Roberto Scagnelli, su un paziente di 41 anni, affetto da osteonecrosi della testa del femore bilaterale. In sostanza si tratta di una rapida degenerazione della testa femorale con comparsa immediata di dolore che aumenta di gravità; di rado si presenta contemporaneamente su entrambe le anche, ma in tal caso impedisce al paziente il cammino e la stazione eretta e lo costringe a compiere pochi e brevi spostamenti autonomi solo con l’ausilio di due stampelle.
 

La tecnica applicata ha consentito di risolvere il problema in un’unica seduta chirurgica. “L’intervento di artroprotesi d’anca mediante l’utilizzo della via d’accesso anteriore – spiegano gli specialisti che hanno applicato la tecnica chirurgica – permette il risparmio dei tessuti muscolari e tendinei consentendo un più rapido recupero post-operatorio e una minore incidenza di lussazione, una temibile complicanza post-operatoria che consiste nella fuoriuscita della protesi dalla sua sede e che comporta un ritardo nel percorso riabilitativo e raramente in un re-intervento”.
 

La tradizione in chirurgia protesica d’anca iniziata agli albori di questa specialità è proseguita nel tempo con l’introduzione di sempre più aggiornate tecniche, insieme ad una organizzazione ospedaliera che permette il sicuro controllo della gestione del paziente durante e dopo l’intervento. La collaborazione con gli anestesisti dell’ospedale ha permesso agli ortopedici Alessandro Bardelli, Fabrizio Rivera e Alessio Maiello di eseguire l’intervento bilateralmente risparmiando al paziente un duplice ricovero con conseguente fisioterapia post-operatoria e ottenendo, da un lato un risparmio economico sui costi totali delle cure, dall’altro e soprattutto, l’immediata ripresa della stazione eretta e dell’inizio della deambulazione con scomparsa del dolore, come avvenuto già in prima giornata post-operatoria.

18 Giugno 2015

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