Piemonte. Piani di assistenza territoriale, entro la fine dell’anno la stesura. Saitta: “Grande occasione di condivisione con gli enti locali”

Piemonte. Piani di assistenza territoriale, entro la fine dell’anno la stesura. Saitta: “Grande occasione di condivisione con gli enti locali”

Piemonte. Piani di assistenza territoriale, entro la fine dell’anno la stesura. Saitta: “Grande occasione di condivisione con gli enti locali”
L’obiettivo principale è l’uscita della Regione dal piano di rientro. “Al prossimo incontro con il tavolo romano di monitoraggio – ha spiegato l’assessore alla Salute -  vogliamo dimostrare il lavoro fatto per dare attuazione concreta alla delibera sull’assistenza territoriale, un tassello molto importante ai fini dell’uscita del Piemonte dal piano di rientro”.

Entro la fine dell’anno pronti i Piani di assistenza territoriale. E’ quanto è emerso nella riunione di questa mattina nella quale l’assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, e il direttore regionale Fulvio Moirano, hanno incontrato i vertici delle aziende sanitarie. “Ho chiesto ai Direttori Generali un grande sforzo per predisporre i piani di assistenza territoriale (PAT) a livello di distretto entro la fine dell’anno, così come stabilito nella delibera approvata lo scorso mese di giugno. In quella, infatti, si sottolineava il ruolo che i Sindaci devono avere nella programmazione territoriale distrettuale, e per questo ho invitato i Direttori delle aziende sanitarie regionali ad organizzare assemblee a livello di distretto che saranno determinanti momenti di confronto e di partecipazione dove raccogliere opinioni e proposte”.

L’obiettivo principale resta quello dell’uscita dal piano di rientro al quale la Regione Piemonte è ancora sottoposta. “Al prossimo incontro con il tavolo romano di monitoraggio – puntualizza Saitta –  vogliamo dimostrare il lavoro fatto per dare attuazione concreta alla delibera sull’assistenza territoriale, un tassello molto importante ai fini dell’uscita del Piemonte dal piano di rientro. Questa è la dimostrazione di quanto andiamo sostenendo da tempo, ovvero che la riorganizzazione della rete ospedaliera va attuandosi contestualmente al potenziamento della rete territoriale. La costruzione di piani di assistenza territoriali rappresenta una sfida importante che auspico veda protagonisti i nostri amministratori locali. Sarà l’occasione per spiegare all’opinione pubblica i vantaggi concreti del potenziamento dei servizi sul territorio (assistenza domiciliare, diagnostica domiciliare, continuità assistenziale, ecc.), che consentirà di aumentare e migliorare l’offerta sanitaria alla luce delle reali esigenze di salute della popolazione, uscendo così da una visione prevalentemente se non esclusivamente incentrata sull’ospedale”.


 


Claudio Risso

Claudio Risso

06 Novembre 2015

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...