Poliambulatorio di San Gavino. La Asl chiarisce: “Struttura inadeguata, soluzione è trasferimento servizi”

Poliambulatorio di San Gavino. La Asl chiarisce: “Struttura inadeguata, soluzione è trasferimento servizi”

Poliambulatorio di San Gavino. La Asl chiarisce: “Struttura inadeguata, soluzione è trasferimento servizi”
La Asl spiega di avere cercato soluzioni alternative ma il Comune di San Gavino non dispone di locali utilizzabili per finalità sanitarie “e investire risorse per metterli a norma sarebbe insensato e ingiustificato”. I servizi saranno quindi momentaneamente trasferiti, ma resteranno comunque a San Gavino. Nel frattempo la Asl sera le risorse disponibili per riefficentare l’ospedale Nostra Signora di Bonaria “preparandolo ad ospitare tutte le attività sanitarie del territorio”.

La Asl 6 del Medio Campidano interviene con una nota per fare chiarezza sul destino del poliambulatorio di San Gavino e i sui servizi. “Come già più volte comunicato agli operatori e ai cittadini anche di recente, la Asl 6 del Medio Campidano sta pianificando il trasferimento delle attività attualmente effettuate nel ‘poliambulatorio’ di via Nuratzeddu in modo che continuino ad essere svolte integralmente a San Gavino, in parte in ospedale, in parte nella via Santa Lucia (sede della Guardia medica) e in parte nella via Trieste (sede del Consultorio)”, spiega la Asl.

L’edificio di via Nuratzeddu deve essere infatti lasciato perché “non può ospitare oltre nessuna attività sanitaria per la inadeguatezza dei requisiti strutturali ed impiantistici”.

Nel corso degli otto mesi appena trascorsi, precisa la nota aziendale, “la Asl ha cercato soluzioni alternative che consentissero di ospitare i servizi per i prossimi due anni senza affrontare gravosi canoni di locazione che gravano sul bilancio del Servizio sanitario e sulle tasse dei contribuenti. L’amministrazione comunale di San Gavino ha proposto l’impiego, come poliambulatorio, dei locali di via Pascoli, già sede del centro sociale. La Asl 6 del Medio Campidano ha accolto l’offerta e predisposto un progetto di riqualificazione ma quando si è arrivati alla formalizzazione degli accordi si è rilevato che quello stabile non è utilizzabile per carenza di requisiti di agibilità e per lo stato dello stabile che mostra in alcune parti segni di cedimento strutturale”.

Insomma, il patrimonio del Comune di San Gavino non dispone di locali utilizzabili per finalità sanitarie e per la Asl “investire risorse per metterli a norma sarebbe insensato e ingiustificato in considerazione del fatto che il 29 dicembre del 2024, fra due anni e tre mesi, si libereranno i locali dell’ospedale e potranno ospitare le attività territoriali esistenti e quelle di nuova istituzione col PNRR (Ospedale di Comunità)”.

Dunque, conclude la nota della Asl, “è certamente più ragionevole che le risorse disponibili siano impegnate, come sta facendo la Asl con questa gestione, nel “Nostra Signora di Bonaria” per riefficentarne la Struttura e gli impianti preparandolo ad ospitare tutte le attività sanitarie del territorio quando le attività di ricovero saranno trasferite nel nuovo complesso ospedaliero”.

Nel frattempo, per i prossimi due anni, le attività ambulatoriali esistenti saranno riallocate in ospedale (Oculistica, Cardiologia, Dermatologia, Reumatologia e Neurologia) in via Trieste (Pediatria di Libera Scelta e Otorino) e in via Santa Lucia (Centro Prelievi e Igiene Pubblica).

“Nessuna delle attività che attualmente assicura il presidio di via Nuratzeddu – ribadisce la Asl – sarà portata altrove ma continueranno tutte ad essere erogate a San Gavino”.

30 Settembre 2022

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