“La sanità che conoscono i cittadini campani è ben diversa da quella illustrata dal presidente De Luca nella sua brochure patinata, pagata con soldi pubblici, dove compaiono foto con reparti liberi dalle barelle, con l’ospedale del Mare aperto e funzionante, con i pazienti ed i medici sorridenti e felici. Un racconto da fiaba che tarocca la realtà, falsificandola”. Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino nel corso della presentazione in Consiglio regionale della mozione sulla riapertura del Pronto Soccorso dell'ospedale di Pollena Trocchia.
“E’ scandaloso che il Consiglio regionale per mancanza di numero legale abbia evitato di esprimere un voto sulla mozione del Movimento 5 Stelle – attacca Ciarambino – i cittadini sapranno farsi un’idea su coloro che non li rappresentano. La nostra mozione parte da un’immagine che ha fatto il giro di tutti i media italiani – spiega il capogruppo – quella di pazienti adagiati su coperte distese sul pavimento nel pronto soccorso dell’ospedale di Nola”.
“A differenza del presidente De Luca, impegnato nella sua principale attività di governo, il taglio di nastri, che preferisce liquidare i gravissimi fatti come sciacallaggio – aggiunge Ciarambino – noi del M5S vogliamo che le condizioni dell’assistenza sanitaria dei campani migliorino e che scene come quelle di Nola non abbiano mai più a ripetersi. E’ impensabile rispondere alla domanda di assistenza sanitaria di 600mila abitanti, provenienti anche dall’Agro Sarnese, dal Vesuviano, dall’Avellinese, dall’Acerrano – prosegue – solo con il pronto soccorso dell’ospedale di Nola”.
“Con i 106 posti letto attuali il presidio nolano non è sufficiente a garantire l’assistenza e le cure ai cittadini – sottolinea Ciarambino – La promessa di un nuovo padiglione annunciato in queste ore in pompa magna da De Luca, considerati i tempi biblici delle opere pubbliche in Campania, vedrà la luce tra un decennio. Intanto i cittadini muoiono. Riteniamo quindi che occorra immediatamente riattivare il pronto soccorso dell’ospedale di Pollena così da decongestionare stabilmente le attività del presidio ospedaliero di Nola. La nostra mozione di buonsenso è scandalosamente finita – conclude Ciarambino – nella fuga dalle responsabilità dei consiglieri di De Luca”.
Non si è fatta attendere la replica del Pd, che con la consigliera Loredana Raia commenta così la mozione dei pentastellati: “Maggiore coerenza e soprattutto serietà quando si scrive una mozione. Se la sanità in Campania è commissariata ed il commissario non è il presidente della giunta regionale, è del tutto evidente che il Movimento 5 Stelle abbia sbagliato il destinatario della mozione sulla riapertura del pronto soccorso di Pollena Trocchia presentata oggi in aula”.
“Conviene ricordare che con il decreto 49 a firma dell’ex Presidente Caldoro, nel 2010, è stato chiuso il P.S. dell’Ospedale Apicella. Mentre con il nuovo piano ospedaliero (decreto 33/2016) la classificazione del Presidio Ospedaliero è quella di stabilimento senza P.S. annesso al DEA di Nola. Ho visitato più volte con altri colleghi del gruppo consiliare l’ospedale Apicella – ha ricordato Raia -, ho discusso con gli operatori sanitari, i pazienti e con la direzione generale. È chiaro che il caso Nola sia diventato facile preda per tutti quelli che ricercano, più che soluzioni vere ai problemi, l’amplificazione degli stessi per addossare responsabilità a destra e a manca, pur di guadagnarsi un momento di gloria, incurante che tale atteggiamento possa finire per aggravare le prospettive stesse della sanità in Campania. Bisogna avere rispetto per chi opera spesso in condizioni difficili e ancor di più per chi soffre e spera di poter ricevere le cure più tempestive ed efficaci possibili”.
“Il bisogno di salute dei cittadini con risposte quanto più adeguate possibili in termini di sanità pubblica è la priorità di questa Regione targata De Luca. In questi mesi ci siamo confrontati con i direttori sanitari e aziendali del presidio e abbiamo registrato con soddisfazione, già molto tempo prima dell’emergenza dei primi di gennaio, la disponibilità della direzione generale ad elevare la complessità assistenziale, potenziando le specialistiche di cardiologia e anestesia, per offrire, con un servizio di PSAUT avanzato, una risposta concreta e praticabile in tempi brevi” ha concluso l’esponente Pd.