Puglia. Rinviato a fine agosto il confronto sulle deroghe al blocco del turn over

Puglia. Rinviato a fine agosto il confronto sulle deroghe al blocco del turn over

Puglia. Rinviato a fine agosto il confronto sulle deroghe al blocco del turn over
L’incontro di ieri al ministero della Salute non ha prodotto risultati per i circa 600 tra medici, infermieri e tecnici prima “stabilizzati” dalla Regione e poi licenziati in seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale. Nume (Omceo Taranto): “Un danno gravissimo per i medici, ma soprattutto per i cittadini”.

La Regione Puglia voleva sanare la crescente precarizzazione del personale del Ssr dovuta al blocco del turn over. Per questo aveva avviato, con due leggi regionali, un processo di “stabilizzazione” e “internalizzazione” che riguardava circa 400 medici e 200 tra infermieri, tecnici e personale amministrativo. Ma la Corte Costituzionale, chiamata in causa dal Governo, ha eccepito la legittimità delle procedure avviate in Puglia e ha dunque “imposto” di tornare alla situazione precedente.
In sostanza, circa 600 operatori del Ssr pugliese sono stati licenziati o rischiano di esserlo in breve tempo.
Una situazione preoccupante non solo sotto il profilo occupazionale, ma anche perché mette a rischio la tenuta dei servizi. “La sottrazione di questi operatori sanitari dal sistema, porterebbe ad una paralisi grave dell’assistenza sanitaria”, sottolinea Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei medici di Taranto. E proprio per evitare questo rischio si è tenuto ieri un incontro al ministero della Salute con i rappresentanti della Regione Puglia. L’obiettivo è dimostrare, caso per caso, che l’assenza di questi operatori pregiudica l’erogazione dei Lea, giustificando dunque una deroga al blocco del turn over. Secondo il segretario generale Cgil Fp di Bari, Pino Gesmundo, potrebbero esserci difficoltà per i ruoli tecnici e amministrativi, mentre per medici e infermieri “sarebbe necessario introdurre un numero di operatori più alto di quelli colpiti dalla sentenza della Cassazione, perché i servizi erano comunque sotto organico e dunque non garantivano pienamente i Lea”.
L’incontro di ieri ha avuto un carattere interlocutorio, rinviando la partita ad un nuovo incontro fissato per la fine di agosto.
 

05 Agosto 2011

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...