Puglia. Scandalo sanità: è scontro tra Palese e Fiore

Puglia. Scandalo sanità: è scontro tra Palese e Fiore

Puglia. Scandalo sanità: è scontro tra Palese e Fiore
Il dibattito sulle inchieste riguardanti la sanità pugliese ha acceso ieri gli animi della seduta del Consiglio regionale, scatenando un battibecco che non ha risparmiato nessuno. L’assessore alle politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha ricordato come dalle indagini sia stata “esclusa l’esistenza di una  cupola politico-mafiosa”. Mentre, il capogruppo del Pdl, Rocco Palese, ha rimarcato come “le vicende di questi giorni sono note anche a Vendola da tre anni, il presidente non poteva non sapere”.

Scontro acceso ieri sullo scandalo della sanità che ha investito la Regione nell’ultima settimana. Durante una seduta del Consiglio regionale, largamente incentrata sugli sviluppi delle inchieste, si sono accesi gli animi dei presenti, con polemiche e scambi di accuse tra maggioranza ed opposizione.

L’assessore alle politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha subito sottolineato come l’inchiesta odierna abbia “una connotazione particolare, visto che è stata esclusa l’ipotesi che a monte ci fosse una cupola politico-mafiosa”. Fiore ha ricordato la situazione trovata quando gli fu chiesto di prendere in mano le redini della sanità locale, dicendo di aver avvertito “una sensazione di grande disordine”. “Le Aziende sanitarie – ha spiegato – usufruivano di troppa autonomia e questo ha facilitato le infiltrazioni nei singoli territori di situazioni di malaffare. Ora c’è un raccordo più stretto tra le stesse aziende e l’assessorato, che sicuramente consentirà di prestare meno il fianco a episodi come quelli di cui ci troviamo a parlare oggi”.
Dunque, secondo l'amministratore regionale, si stanno prendendo le giuste contromisure per ovviare al problema, ed eliminare ogni rischio di infiltrazione affaristica in ambito sanitario.

L’opposizione però, non solo non ha condiviso quanto detto dall’assessore, ma non ha perdonato alla maggioranza quelle che non ha esitato a definire, “le diverse contraddizioni di fondo del Governo locale”.
Secondo il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, "i fatti emersi in questi sono noti al presidente Vendola da tre anni perchè egli stesso, da indagato, fu chiamato a rispondere su questi fatti. Ebbene, da allora ad oggi cosa è cambiato? Nulla – ha proseguito – nessuna Legge regionale, quasi nessuno di quei manager che risultano pluri-indagati in queste inchieste. Anzi, continuano le spartizioni di posti letto, reparti, primari, manager, presunti controllori che sono nominati o indicati dai controllati”.
Per Palese è dunque innegabile che vi siano “macroscopiche contraddizioni” tra quel che dice il presidente Vendola e quel che fanno i suoi uomini; “tra chi non poteva non sapere e chi invece oggi può consentirsi di dire che non capiva il sistema, non conosceva a fondo coloro che nominava, non sapeva quel che si faceva intorno a lui”.
“Il Presidente Vendola  – ha concluso il capogruppo del Pdl – è persona troppo intelligente per poter dire ‘non sapevo’. Ed è persona troppo intelligente per non capire che non ha fatto assolutamente nulla per cambiare un sistema da lui stesso identificato come malato".

 

02 Marzo 2011

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