Rsa. Opi Torino: “Serve una riforma radicale”

Rsa. Opi Torino: “Serve una riforma radicale”

Rsa. Opi Torino: “Serve una riforma radicale”
Per l’Ordine delle professioni sanitarie torinese, tale riforma “non può prescindere dalla rideterminazione organica e dalla rivalorizzazione degli infermieri all’interno di tali strutture”. L’Opi chiede quindi alla Regione “l’apertura urgente di una negoziazione per proporre nuove modalità organizzativo-assistenziali delle rsa e per la revisione dei restrittivi parametri previsti dalle D.G.R. per la determinazione del fabbisogno di personale”.

“È necessaria una riforma radicale delle Residenze sanitarie assistenziali che non può prescindere dalla rideterminazione organica e dalla rivalorizzazione degli infermieri all’interno di tali strutture”. Ne è convinto l'Ordine delle Professioni infermieristiche di Torino che ha condiviso le richieste dei cittadini che hanno formato un Comitato vittime nelle rsa. Un appello che, spiega l’Ordine, “Opi ha raccolto con l'obiettivo di interpretare e dare voce alle tante istanze che sono arrivate dagli infermieri, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria”.

“Un grido di dolore”, come lo definisce l'Opi,  con cui parenti e amici di chi ha perso la vita a causa del Covid tra le pareti di una casa di riposo hanno voluto sollecitare la Regione pubblica a prendere provvedimenti per un radicale cambiamento nella copertura sanitaria e assistenziale delle strutture.

“È evidente – osserva l’Opi in una nota – che il Coronavirus ha rivelato l’estrema debolezza strutturale e funzionale delle Rsa che, a fronte del sempre maggior numero di pazienti con specifiche e gravi patologie e condizioni cliniche, hanno dimostrato di non essere dotate di sufficienti coperture assistenziali sanitarie in grado di far fronte alle sempre più complesse esigenze delle persone assistite”.

“La ridotta presenza di personale infermieristico nelle strutture sia per numero che per tempi assistenziali – dice Massimiliano Sciretti, presidente di OPI Torino – ha di fatto consentito che l’assistenza sia rimasta prevalentemente a carico al personale di supporto. Operatori che si sono trovati spesso in notevole difficoltà perché non sufficientemente preparati per affrontare situazioni sanitarie complesse la cui valutazione e gestione richiede l’utilizzo di competenze proprie del personale infermieristico”.

Una situazione strutturale, dunque, dovuta, secondo l’Opi, “a norme specifiche indicate nella DGR che vincolano la determinazione del fabbisogno di assistenza a un inadeguato minutaggio standard per paziente. E che, dopo aver reso la situazione assistenziale infermieristica e le condizioni di lavoro degli infermieri molto precarie, devono essere assolutamente superate e modificate a garanzia della tutela della salute degli ospiti”.

Per questo motivo Opi Torino richiede con forza alla Regione Piemonte “l’apertura urgente di una negoziazione per proporre nuove modalità organizzativo-assistenziali delle rsa e per la revisione dei restrittivi parametri previsti dalle D.G.R. per la determinazione del fabbisogno di personale”.

24 Giugno 2020

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