San Giovanni Bosco. Il prefetto nomina una Commissione d’accesso. De Luca: “Si dimetta”

San Giovanni Bosco. Il prefetto nomina una Commissione d’accesso. De Luca: “Si dimetta”

San Giovanni Bosco. Il prefetto nomina una Commissione d’accesso. De Luca: “Si dimetta”
La nomina voluta dal Prefetto di Napoli per verificare l’eventuale sussistenza di tentativi di infiltrazione e/o di collegamenti della criminalità organizzata è stata giudicata dal Governatore come “buffonata politico-propagantistica” che offende quelli che in totale solitudine, a cominciare dal personale medico, combattono da anni. E sollecita nuovamente l’istituzione di un posto di polizia nel nosocomio della Doganella

E' scontro tra Il prefetto di Napoli, Carmela Pagano e il Presidente Vincenzo De Luca dopo che la prima, su delega del ministro dell’Interno, ha nominato una commissione di accesso presso alla Asl Napoli 1. Obiettivo: “Verificare l’eventuale sussistenza di tentativi di infiltrazione e/o di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto dell’amministrazione della suddetta Asl, nella cui gestione è ricompreso l’ospedale San Giovanni Bosco”. Ospedale dove, secondo quanto emerso da una recente indagine della magistratura, alcuni esponenti dei clan di Secondigliano si sarebbero serviti anche di alcune strutture dell’ospedale come base logistica.
 
Un’iniziativa che il Governatore ha bollato come “buffonata politico-propagantistica” rispedendo così al mittente il provvedimento di nomina della commissione composta dal prefetto Santi Giuffrè; Maria Teresa Mincione, in servizio presso il provveditorato alle Opere pubbliche della Campania, Molise, Puglia e Basilicata, e il dirigente di II fascia Marco Serra, in servizio presso il ministero dell’Interno (commissione che avrà un accesso di tre mesi, prorogabili una sola volta di altri tre mesi).
 
Parole dure quelle del Governatore “è un atto ridicolo e cialtronesco, che fa da sponda a una politica politicante che ancora tenta di mettere le mani sulla sanità campana. Un atto che arriva 12 ore prima, casualmente, della riunione prevista per domani a Roma (ndr: oggi) sulla nostra Sanità. Un atto che offende quelli che in totale solitudine – a cominciare dal personale medico – combattono da anni. Che offende la Magistratura, che ha in corso una sua importante indagine. Che offende la dignità di Napoli. Si sono svegliati dopo un mese dall’avvio delle indagini da noi sollecitate”.
 
De Luca snocciola tutte le azioni intraprese per contrastare la criminalità organizzata: “Nel 2018 ho chiesto pubblicamente e formalmente con una lettera che renderemo pubblica, al Prefetto di Napoli, l’istituzione di un posto di polizia nel San Giovanni Bosco, riscontrando totale passività; stipula da parte della Regione di un protocollo di collaborazione con la Guardia di Finanza già il 18 luglio 2017, con durata di cinque anni; denuncia al San Giovanni Bosco per il parcheggio abusivo e sua eliminazione a luglio 2018. E ancora, denuncia al gestore abusivo di bar e ristorante interno, ad agosto 2018, con richiesta di intervento dei Nas. Denuncia ai carabinieri per la collocazione di distributori automatici abusivi il 25 marzo 2019; denuncia degli atti di vandalismi riscontrati nell’ospedale. Sul caso formiche e atti ripetuti di danneggiamento, altri pensavano al folklore, e non a forme di intimidazione come noi denunciavamo da tempo”.
E allora? La battaglia contro i delinquenti la stiamo facendo, mentre gli inventori della “commissione di accesso” hanno dormito. Ma la politica politicante non fermerà la nostra azione di bonifica e di difesa della dignità di Napoli.
 
“Ora è difficile immaginare che i signori Prefetto Santi Giuffrè, Maria Teresa Mignone del Provveditorato alle Opere Pubbliche e Marco Serra, dirigente di seconda fascia del Viminale, abbiano più competenza della Magistratura di Napoli e della Guardia di Finanza. Li seguiremo nel loro lavoro, immaginiamo, indefesso, sperando che si concluda nei tre mesi previsti, senza bisogno di altri tre mesi di proroga già ipotizzati. Nel frattempo, ai protagonisti di questo atto, domandiamo: al di là delle cialtronate propagandistiche, quando vi deciderete a istituire il posto di polizia richiesto dentro l’ospedale San Giovanni Bosco?”

25 Luglio 2019

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...