Sicurezza sui luoghi di lavoro. L’Asl di Biella coinvolta in uno studio nazionale

Sicurezza sui luoghi di lavoro. L’Asl di Biella coinvolta in uno studio nazionale

Sicurezza sui luoghi di lavoro. L’Asl di Biella coinvolta in uno studio nazionale
In tutto 13 le aziende sanitarie italiane coinvolte (Biella l’unica del Piemonte) per mettere a punto un programma mirato a facilitare lo scambio di esperienze e di buone pratiche. Biella punta a porre l’accento in particolare sul tema del rischio derivante dall’uso di macchinari.

Approfondire i fattori di rischio sui luoghi di lavori e supportare le aziende con azioni concrete. È l’obiettivo alla base di uno studio multicentrico finanziato dall’Inail nazionale e che vede lo Spresal dell’Asl di Biella come unica realtà del Piemonte a partecipare.

“L’approfondimento dei fattori di rischio lavorativi e l’individuazione delle soluzioni per le aziende attraverso le attività di vigilanza e assistenza da parte delle Istituzioni”; questo il titolo scelto per la ricerca iniziata ad aprile e che terminerà il 31 marzo 2019, voluta per analizzare il tema della sicurezza sui luoghi di lavori con un approccio diverso. Un metodo che in parte esiste già e che attraverso questo studio punta a diventare standard a livello nazionale per supportare le imprese nella gestione dei rischi, definendo le misure di miglioramento e trasferendo buone prassi.

Si parte dall’esperienza: la rivelazione dei fattori di rischio viene realizzata, infatti, analizzando le informazioni che emergono durante i controlli effettuati dalle Asl; da qui si costruisce un piano mirato di prevenzione declinando una serie di indicatori che andranno monitorati su un campione di aziende considerate “vulnerabili”. Con la convenzione firmata con l’Inail nazionale ad agosto, condivisa con il tavolo interassociativo, vengono definiti gli ambiti di lavoro, e Biella punta a porre l’accento in particolare sul tema del rischio derivante dall’uso di macchinari.

Il responsabile scientifico del progetto, il dott. Fabrizio Ferraris, sottolinea come l’adesione di Biella non sia casuale. “L’esperienza consolidata in un territorio che già da tempo opera in stretta sinergia con le associazioni di categoria tramite il Tavolo Interassociativo per la Prevenzione, fortemente sensibilizzato sull’argomento, ha permesso di gettare le basi per cominciare a strutturare un modello di lavoro che adesso può divenire univoco a livello nazionale”.

In tutto 13 le aziende sanitarie italiane coinvolte per mettere a punto un programma mirato a facilitare lo scambio di esperienze e di buone pratiche, nel quadro complessivo di attività di assistenza che competono al Servizio Sanitario Nazionale.

Un bagaglio di conoscenze e informazioni da condividere e a cui si potrà poi attingere perché verranno utilizzate per integrare e aggiornare la banca dati “Soluzioni” prevista nell’ambito del Sistema Informativo Nazionale di Prevenzione.

Il 25 novembre, alle 15, ci sarà presso la sala convegni “Elvo Tempia” dell’ospedale “Degli Infermi” il primo incontro per l’avvio dell’attività del piano mirato di prevenzione con le aziende del settore metalmeccanico che insistono nel territorio dell’Asl di Biella.

11 Settembre 2017

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