Stop alla violenza negli ospedali. La ricetta dei medici Anaao in vista della mobilitazione a Napoli

Stop alla violenza negli ospedali. La ricetta dei medici Anaao in vista della mobilitazione a Napoli

Stop alla violenza negli ospedali. La ricetta dei medici Anaao in vista della mobilitazione a Napoli
All'iniziativa, in programma lunedì prossimo al vecchio Pellegrini, l’Anaao Assomed aderirà con una precisa proposta che prevede, tra le altre cose, il monitoraggio semestrale, da parte dei Prefetti, dei sistemi di sicurezza messi in campo dai Direttori generali, attraverso la costituzione di un Tavolo permanente; l’elaborazione di una norma che, oltre al risarcimento, preveda sanzioni penali dure e processi per direttissima con pena certa a carico dei danneggianti; la chiusura immediata dei Pronto soccorso non adeguatamente sicuri.

Immediato potenziamento della sicurezza all’interno degli ospedali e nelle immediate vicinanze territoriali, investendo la competenza dei Prefetti e dei Sindaci, immediata attivazione di efficienti sistemi di controllo degli accessi agli ingressi degli ospedali, di competenza dei Direttori generali, denuncia sistematica e puntuale all’Autorità giudiziaria da parte dei manager contro chi si rende responsabile di danneggiamento o violenza sulle cose e sulle persone.


 


Monitoraggio semestrale, da parte dei Prefetti, dei sistemi di sicurezza messi in essere dai Direttori generali, attraverso la costituzione di un Tavolo permanente. Elaborazione di una norma che, oltre al risarcimento dei danni materiali e fisici alle persone, preveda sanzioni penali dure e processi per direttissima con pena certa a carico dei danneggianti. Infine chiusura immediata dei presidi di Pronto soccorso che non rispondono ai requisiti infrastrutturali riguardanti l’organizzazione del triage e l’esistenza di validi e riconosciuti sistemi di controllo. Sono questi gli ingredienti della ricetta suggerita dall’Anaao per venire a capo di uno stillicidio di violenza, sopraffazioni, umiliazioni e soprusi a danno dei camici bianchi e dunque anche dei cittadini che afferiscono alle strutture sanitarie.

“L’Ospedale Sicuro è da anni al centro dell’agenda operativa dell’Anaao – afferma Bruno Zuccarelli primario al Monaldi e vice segretario nazionale Anaao – È stato più volte richiesto in tal senso, ed in tutte le sedi Istituzionali competenti, un intervento significativo da parte delle Istituzioni che tarda ancora oggi a manifestarsi. Siamo convinti che la responsabilità della sicurezza degli operatori e dei livelli organizzativi debba partire dalle Direzioni generali aziendali come previsto dalla raccomandazione 8 del 2007, che indica quali misure attuare per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari”.

“La sofferenza lavorativa della Dirigenza medica nell’area dell’emergenza – aggiunge il segretario regionale Anaao della Campania Enzo Bencivenga, psichiatra della Asl Napoli 3 sud –  ha raggiunto livelli insostenibili. La carenza di tutele, i turni massacranti, hanno superato ormai, da tempo, i livelli di guardia. Occorre un intervento immediato e drastico che deve necessariamente passare attraverso forme di incentivi e premialità per un lavoro che ha assunto i caratteri di una missione militare colma di pericoli personali ed oggettivi e pertanto occorre che venga come tale riconosciuta. Una preoccupante spirale di violenza che deve spingerci ad agire subito al fine di continuare ad assicurare a tutti i cittadini cure sicure in presidi sicuri”.

Ettore Mautone

Ettore Mautone

24 Maggio 2019

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