Toscana. Scaramuccia: “Mettere a sistema riorganizzazione ospedali per intensità di cure”

Toscana. Scaramuccia: “Mettere a sistema riorganizzazione ospedali per intensità di cure”

Toscana. Scaramuccia: “Mettere a sistema riorganizzazione ospedali per intensità di cure”
Migliorare il flusso dei pazienti dal pronto soccorso ai reparti, sburocratizzare il percorso ed eliminare i colli di bottiglia. Sono questi gli obiettivi perseguiti dalle sperimentazioni avviate dalla Regione nella Asl 10 di Firenze, nella Asl 4 di Prato e dall’azienda ospedaliero-universitaria di Pisa. Visti i risultati raggiunti, ieri l’assessore al diritto alla Salute ha dichiarato l’intento di voler “estendere il modello su tutto il territorio regionale”.

“In Regione stiamo lavorando a un programma che metta davvero al centro il paziente, con l’obiettivo di massimizzare le attività a valore aggiunto per la qualità dell’assistenza. La riorganizzazione degli ospedali per intensità di cure è un esempio di modello che ruota intorno al paziente”. Lo ha dichiarato l’assessore al diritto alla Salute, Daniela Scaramuccia, intervenuta ieri pomeriggio al convegno “Assistere nel presente”, organizzato al centro di formazione del Fuligno dal Servizio di assistenza infermieristica e ostetrica della Asl 10 di Firenze. Alla giornata hanno partecipato circa 300 infermieri, provenienti da oltre 20 aziende sanitarie non solo toscane.
Scaramuccia ha spiegato come negli uffici dell’assessorato si stia lavorando a un programma per migliorare il flusso dei pazienti dal pronto soccorso ai reparti, sburocratizzare il percorso, eliminare i colli di bottiglia, per mezzo di un approccio che parte dall’analisi dell’attività dei professionisti. La Asl 10 di Firenze è stata la prima ad adottare questa sperimentazione, all’interno del progetto di riorganizzazione dell’ospedale per intensità di cure, seguita poi dalla Asl 4 di Prato e dall’azienda ospedaliero-universitaria pisana. L’assessore ha spiegato che queste sperimentazioni saranno ora messe a sistema ed estese progressivamente a tutte le aziende. “E’ un percorso molto importante – ha detto  – perché parte dall’esperienza quotidiana di chi lavora in ospedale, e si sviluppa con il contributo di tutti gli operatori. Focalizzando l’attenzione sul paziente, è possibile superare anche quelle rigidità, quelle inefficienze che spesso rischiano di peggiorare la qualità dell’assistenza. Questa logica – ha concluso Scaramuccia – si sposa pienamente con i principi ispiratori del nuovo Piano Sanitario e Sociale al quale stiamo lavorando”.
 

19 Maggio 2011

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...