Trapianti. Rischio chiusura per il Monaldi, l’unico centro trapianti pediatrico della Campania

Trapianti. Rischio chiusura per il Monaldi, l’unico centro trapianti pediatrico della Campania

Trapianti. Rischio chiusura per il Monaldi, l’unico centro trapianti pediatrico della Campania
Entro i primi giorni del 2017 il Monaldi di Napoli sembra poprio destinato alla chiusura. È l’unico centro trapianti pediatrico di tutta la regione Campania ed è specializzato in trapianti di cuore. Continueranno invece le operazioni sugli adulti e le visite di follow up dei più piccoli. Nessuna penalizzazione per i bambini già in lista di attesa: saranno dirottati in altre strutture.

L’unico centro trapianti pediatrico di tutta la Campania chiuderà i battenti. Si tratta del Monaldi di Napoli, specializzato nei trapianti di cuore: cesserà ogni attività entro i primi giorni del 2017. La notizia non è ancora ufficiale, ma sembra che non ci siano alternative alla chiusura. La decisione è stata presa dopo alcune valutazioni che avrebbero fatto emergere delle criticità nell'applicazione dei protocolli e la necessità di nuovo personale medico.

“La formalizzazione della decisione non ci è ancora giunta – ha infatti spiegato Giuseppe Longo, che da quattro mesi è direttore generale dell'Ospedale dei Colli, l'azienda regionale di cui fa parte il Monaldi, in un’intervista all’Ansa – ma le operazioni di trapianto per pazienti pediatrici sono al momento sospese. C'era un paziente in lista per un trapianto, cui è già stata data garanzia per rivolgersi ad altro centro con cui abbiamo un accordo. Non ci sarà nessuna penalizzazione per bambini in lista: ci siamo già attivati per inviare i bambini che avessero bisogno di trapianti ai centri più vicini, a cominciare dal Bambino Gesù di Roma. Ma ricordiamo – ha aggiunto Longo – che la casistica in Campania di trapianti pediatrici di cuore è di due o tre ogni anno”.

Nonostante questa drastica decisione il direttore generale ha garantito che al Monaldi continueranno le attività di follow up dei bambini pre e post trapianto e, contemporaneamente, resterà attivo il centro trapianti per gli adulti. È difficile dire quando riprenderanno tutte le attività: “Serve – ha spiegato Longo – una riorganizzazione delle attività in un'ottica di miglioramento del servizio, dal punto di vista del reclutamento del personale, su cui ha influito pesantemente il blocco del turnover cui è sottoposta la Campania. Un blocco che col passare del tempo ha avuto i suoi effetti, soprattutto sull'attività dei trapianti che è particolarmente complessa e ha bisogno di diverse figure professionali specializzate. Ci vorrà poi – ha concluso il direttore generale – anche un miglioramento delle procedure organizzative e di adesione ai protocolli stabiliti”.

30 Dicembre 2016

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