Continuano i servizi sul benessere sociale degli adolescenti nella Ulss 2 Marca Trevigiana. A settembre 2021 si è dato il via al progetto “Outdoor Insieme natural-mente” per adolescenti con problemi di ritiro sociale e per i loro genitori. A novembre aveva preso avvio il servizio sulla cura per la dipendenza da videogiochi e social, anche questo rivolto a ragazzi e ragazze adolescenti con comportamenti disfunzionali legati alle nuove tecnologie e, in particolare, alla dipendenza da videogiochi, internet e social network. Pochi giorni fa, sempre nella Ulss 2, nel distretto di Pieve di Soligo è iniziata la seconda edizione del progetto “Outdoor Insieme natural-mente”.
“Dall’inizio dell’attività del progetto Outdoor Insieme natural-mente, nell’Unità Operativa Semplice di Neuropsichiatria Infantile del Distretto di Pieve di Soligo, abbiamo preso in carico oltre 100 adolescenti – spiega il responsabile, Dr Adriano Compagno – i quali, in percentuale, sono caratterizzati per il 37% di un disturbo misto ansioso-depressivo e, in almeno in metà dei casi, associato a comportamenti autolesivi; un ulteriore 15% dei ragazzi in cura hanno avuto problemi di tipo comportamentale, il 10% un disturbo di personalità e un altro 10% di disturbi del comportamento alimentare. Infine il 28% presentava, in associazione a un quadro ansioso-depressivo, un problema dalle conseguenze di ritiro sociale e rifiuto scolastico”.
Si tratta di adolescenti che presentavano già un disagio nella sfera introversiva prima del Covid, ma che poi, a causa di vari lockdown e altre limitazioni, questo disagio si è intensificato. Il progetto risponde ai bisogni evolutivi degli adolescenti con varie forme di disagio psicologico e blocchi evolutivi e, al contempo, sostiene i genitori che hanno dovuto fronteggiare questa situazione.
“Deve essere chiaro che la sofferenza psicologica è una sofferenza non solo individuale ma anche e soprattutto relazionale e per questo motivo è fondamentale anche il coinvolgimento dei genitori – continua il Dr Nicola Michieletto, Direttore dell’Unità operativa Complessa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori del Distretto di Pieve di Soligo -. Il cambiamento del modello familiare con il passaggio da una famiglia di tipo paternalistica ad una famiglia di tipo narcisistica, hanno reso i ragazzi più in contatto con le loro emozioni rendendoli molto più fragili”.
“Ma essere fragili non è necessariamente un fatto negativo – aggiunge il Dr Compagno – e, anzi, è proprio affrontando le crisi, come quelle legate alla crescita, che si diventa più forti e consapevoli di sé”.
L’accesso al gruppo avviene dopo un colloquio preliminare e necessita della partecipazione di almeno uno dei genitori
Per informazioni: unità operativa semplice di neuropsichiatria infantile per l’adolescenza del Distretto Pieve di Soligo, tel. 0438 665940 mail: adolescenza.pievedisoligo@aulss2.veneto.it
Endrius Salvalaggio