Umberto I di Roma. Cgil, Cisl e Uil: “Fermiamo il disastro”. Il 1° febbraio sciopero

Umberto I di Roma. Cgil, Cisl e Uil: “Fermiamo il disastro”. Il 1° febbraio sciopero

Umberto I di Roma. Cgil, Cisl e Uil: “Fermiamo il disastro”. Il 1° febbraio sciopero
I sindacati sul piede di guerra anche a seguito della convocazione da parte della direzione generale per parlare della “messa in discussione di tutti gli incarichi del personale di comparto e di altre questioni del tutto marginali. Una vera provocazione, visto che nello stesso giorno la Regione ci ha convocati in merito allo sciopero. Assunzioni, produttività, competenze, contrattazione, di questo vogliamo discutere!”

Mentre i lavoratori del Policlinico Umberto di I di Roma sono in stato di agitazione, con “700 dipendenti della Coop Osa che rischiano il posto di lavoro e i 3.000 del Policlinico di nuovo sotto scacco per salario accessorio e professionalità”, il direttore pensa agli incarichi. A denunciarlo, su Facebook, Cgil, Cisl e Uil, spiegando di avere ricevuto da parte della direzione generale una convocazione. “Bene, abbiamo pensato, finalmente si inizia a discutere di come far ripartire i servizi e assicurare un futuro professionale ai lavoratori. E invece di cosa siamo stati chiamati a discutere? Della messa in discussione di tutti gli incarichi del personale di comparto e di altre questioni del tutto marginali”.

Per Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, si è trattato di “una vera provocazione, visto che nello stesso giorno l’assessore alla Salute ci ha convocati alla Regione Lazio (noi e la direzione generale del Policlinico) in merito allo sciopero” in programma per il prossimo 1 febbraio.

“No direttore, non ci siamo – concludono i sindacati -. Sono altre le parole che vogliamo sentire: assunzioni, produttività, competenze, contrattazione. Questo interessa i lavoratori e di questo vogliamo discutere! Ecco perché il 25 gennaio faremo di nuovo un’assemblea con tutto il personale. Ed ecco perché il 1° febbraio incroceremo le braccia”.
 

18 Gennaio 2019

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