Umbria. Marini: “Riutilizzo ex ospedale Todi risposta adeguata alla città”

Umbria. Marini: “Riutilizzo ex ospedale Todi risposta adeguata alla città”

Umbria. Marini: “Riutilizzo ex ospedale Todi risposta adeguata alla città”
L’immobile, secondo quanto annunciato ieri in conferenza stampa dalla governatrice, sarà utilizzato per ospitare tutti i servizi sanitari territoriali, oggi dislocati in diversi luoghi della città, gli uffici locali dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale e  il Centro per la cura dei disturbi alimentari. La governatrice ha evidenziato come, con questa operazione, si potranno "razionalizzare e migliorare gli stessi servizi sanitari territoriali".

I locali dell’ex ospedale di Todi, saranno riutilizzato per ospitare tutti i servizi sanitari territoriali, oggi dislocati in diversi luoghi della città, gli uffici locali dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale e  il Centro per la cura dei disturbi alimentari. È quanto ha annunciato ieri sera, a Todi, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il sindaco della città, Antonino Ruggiano, ed il direttore generale Dell’Asl 2, Giuseppe Legato.
"Abbiamo lavorato intensamente in queste settimane per definire una ipotesi di riutilizzo di questo storico ed importante immobile, condividendo le scelte con il sindaco di Todi e con la direzione della Asl – ha detto la governatrice -. Siamo certi che con questa ipotesi di lavoro, oltre a razionalizzare e migliorare gli stessi servizi sanitari territoriali, si determineranno anche benefici per l’economia locale”.
L’immobile di Porta Romana, che appartiene al patrimonio regionale con il vincolo di destinazione d’uso per i servizi sanitari, è composto da una parte storica, di circa tre mila metri quadrati, e da una parte più recente di circa duemila. Il costo della ristrutturazione e adeguamento funzionale dei primi tremila metri quadrati dovrebbe ammontare a circa 2 milioni di euro, che la Giunta regionale ha già messo in bilancio. La somma sarà recuperata innanzitutto dal risparmio degli affitti attualmente pagati a privati dove sono collocati i servizi sanitari territoriali e gli altri uffici regionali che hanno sede a Todi.
Il direttore generale dell’Asl 2, Giuseppe Legato, ha informato che l’Azienda sanitaria ha già proceduto a comunicare la disdetta dei contratti di locazione dei diversi servizi dislocati sul territorio comunale, mentre a settembre potrebbero già partire i lavori di ristrutturazione. “Posso affermare che, ragionevolmente – ha concluso – potremmo ultimare i lavori e quindi inaugurare la nuova sede dei nostri servizi sanitari di base entro la primavera 2012”.

13 Luglio 2011

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...