Vaccini antinfluenzali. Verì: “In Abruzzo non c’è nessuna emergenza”

Vaccini antinfluenzali. Verì: “In Abruzzo non c’è nessuna emergenza”

Vaccini antinfluenzali. Verì: “In Abruzzo non c’è nessuna emergenza”
Verì puntualizza come ci si sia dimenticati che le campagne vaccinali siano regolamentate e disciplinate dalla normativa. “Nelle prime settimane sarà data la precedenza ai soggetti a rischio, che verranno contattati dalle Asl con la cosiddetta ‘chiamata attiva’. Successivamente si passerà alle altre categorie individuate dai protocolli sanitari, secondo un cronoprogramma ben preciso che non lascerà nessuno indietro”.

“Spiace dovermi ripetere, ma quando si creano situazioni di confusione che possono ingenerare timori e allarmi tra i cittadini (specie in un momento difficile, come quello che stiamo vivendo tutti da mesi per il Covid), è giusto che torni a ribadire che in Abruzzo non c’è alcuna emergenza riguardante i vaccini antinfluenzali”. Lo puntualizza l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì , alla vigilia della campagna vaccinale che prenderà domani il via in tutte le Asl.

“Come spiegato in più occasioni e come accaduto ogni anno, anche in passato – spiega l’assessore – nelle prime settimane sarà data la precedenza ai soggetti a rischio, che verranno contattati dalle Asl con la cosiddetta ‘chiamata attiva’. Successivamente si passerà alle altre categorie individuate dai protocolli sanitari, vale a dire anziani, ospiti di strutture socio-sanitarie o case di riposo, operatori sanitari e bambini da 6 mesi a 6 anni, secondo un cronoprogramma ben preciso che non lascerà nessuno indietro”.

Verì puntualizza come ci si sia dimenticati che le campagne vaccinali sono campagne di Sanità pubblica, regolamentate e disciplinate dalla normativa.

“Le attività di vaccinazione per le categorie individuate dalla delibera di giunta regionale del luglio scorso – prosegue – sono gestite dai distretti sanitari, dai Medici di medicina generale e dai Pediatri di libera scelta, che organizzeranno la somministrazione secondo agende prestabilite, anche perché sono ancora in vigore le norme anti contagio che regolano gli accessi ai servizi sanitari. Evitiamo, quindi di diffondere panico tra i cittadini, perché le forniture dei vaccini saranno assicurate costantemente anche in base all’obbligo (sancito a livello nazionale) per le Regioni che hanno acquistato dosi in quantità eccessiva, di ridistribuirle alle altre che hanno visto le proprie gare andare deserte per l'andamento del mercato”.

“Come ho già spiegato, infatti, le aziende produttrici hanno avuto convenienza a partecipare ai bandi delle Regioni più grandi, indirizzando i quantitativi prodotti su quelle procedure. Un meccanismo che ha penalizzato diverse Regioni, come l’Abruzzo, ma che è stato corretto dal Ministero”, ha concluso.

01 Ottobre 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...