Vaccini Covid. Tdme scrive a Verì: “Serve più informazione per garantire il rispetto delle categorie”

Vaccini Covid. Tdme scrive a Verì: “Serve più informazione per garantire il rispetto delle categorie”

Vaccini Covid. Tdme scrive a Verì: “Serve più informazione per garantire il rispetto delle categorie”
Il Tribunale Diritti e Doveri del Medico interviene dopo la segnalazione di numerose richieste di vaccinazione da parte di cittadini che si sono registrati come fragili, ritenendosi tali, ma che non appartengono alla categoria specifica. “Una situazione che genera spesso conflittualità fra il personale preposto alla vaccinazione e i soggetti che aspirano alla vaccinazione”, spiega l'associazione, che chiede alla Regione una campagna informativa regionale per fare chiarezza tra i cittadini.

C’è confusione tra i cittadini abruzzesi sulle categorie di priorità in base all’età e in base alla presenza di condizioni patologiche. Tanto che la sezione abruzzese del Tribunale Diritti e Doveri del Medico ha scritto all’assessore Nicoletta Verì per chiedere una campagna informativa che faccia chiarezza.

“Vengono segnalate a codesta Associazione da parte dei medici, che stanno eseguendo le vaccinazioni anti-Covid nei centri vaccinali istituiti allo stato attuale sul territorio regionale, numerosi accessi richiedenti la somministrazione di vaccini da parte di soggetti che si sono registrati come fragili, ritenendosi tali, pur non appartenendo alla categoria specifica e non conoscendo nel dettaglio cosa prevede in merito il Decreto del Ministero della Salute del 12 marzo u.s. a causa di una scarsa informazione non sufficientemente assolta dalle Autorità preposte”.
 
Una situazione che, spiega il Tribunale Diritti e Doveri del Medico, “genera spesso conflittualità fra il personale preposto alla vaccinazione e i soggetti che aspirano alla vaccinazione visto che, ritenendo di subire a loro parere la negazione di un loro diritto alla somministrazione del vaccino, chiedono in qualche caso l’intervento delle forze dell’ordine”.

Per questo l’associazione ritiene “necessario al più presto utilizzare tutti i canali di informazione, specie quelli della stampa, ricorrere a manifesti e locandine da apporre nei luoghi più frequentati dal pubblico (in primis ospedali, distretti sanitari, studi dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta, etc.) oltre che aggiungere anche sul sito web regionale preposto le tabelle contenute nel Decreto del Ministero della Salute suddetto”.

Per la sezione abruzzese del Tribunale Diritti e Doveri del Medico sarebbe “utile” anche “comunicare con una nota specifica alla popolazione abruzzese tutta anche la tipologia di vaccini da utilizzare per la somministrazione alle categorie previste dallo stesso Decreto ministeriale e recepite dalla delibera di Giunta menzionata”.

07 Aprile 2021

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