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Riforma Sanitaria. La Regione da avvio allo studio di fattibilità per la realizzazione di quattro nuovi ospedali

di Elisabetta Caredda

I nuovi presidi sorgeranno nei territori di Cagliari, del Sulcis Iglesiente, Alghero e Sassari. Doria: “L’obiettivo è realizzare strutture capaci di assicurare standard di eccellenza per la cura e l'assistenza medica. Penso ad ospedali che siano in grado di ottimizzare le capacità di risposta alle esigenze e ai bisogni sanitari” LA DELIBERA

15 GIU -

Prosegue la riforma sanitaria della Regione Sardegna. E come previsto dalla legge regionale n. 24/2020, l'Assessore alla Sanità propone la ripartizione della fase iniziale dello studio di fattibilità dedicato alla realizzazione di nuove strutture ospedaliere con standard d’eccellenza che sorgeranno nelle aree di Cagliari, Sulcis-Iglesiente, Alghero e Sassari. Proposta che ha trovato pieno consenso in seduta di Giunta.

“Il processo di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari – spiega a Quotidiano Sanità l’assessore Carlo Doria - ricordo essere stato disciplinato con la L.R. n. 24/2020 sulla riforma del sistema sanitario regionale, ed avviato attraverso l’adozione delle delibere di Giunta dei primi mesi dell’anno 2022 relative al Piano preliminare di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari, ed al Piano regionale dei Servizi sanitari per il biennio 2022-2024. Con la legge di riforma pertanto si è auspicato di riorganizzare la rete ospedaliera e garantire, a livello territoriale in modo uniforme, il miglioramento della qualità e dell'adeguatezza dei servizi sanitari e socio-sanitari”.

“Che è quello che nel possibile – prosegue il professore -, compatibilmente a tante problematiche da risolvere, primo fra tutte la carenza di medici e specialisti, stiamo cercando ora di fare. Tra le azioni strategiche importanti che intendiamo portare avanti sin da subito subito vi sono l' appropriatezza dell'offerta sanitaria in relazione alla domanda da parte dei cittadini, e la razionalizzazione e ridistribuzione in tutti i territori dell’isola dei servizi ospedalieri e della relativa dotazione degli spazi ad essi dedicati; ciò, al fine di garantire efficacia, efficienza e sostenibilità dei servizi sanitari offerti. Ecco che nel contesto di queste azioni strategiche fondamentale è il rinnovo delle strutture ospedaliere esistenti ma anche la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri, moderni non soltanto dal punto di vista architettonico e degli spazi dedicati ai pazienti, ma anche dal punto di vista funzionale”.

“Per raggiungere dunque l'obiettivo diretto ad ottimizzare e rendere maggiormente efficiente l'intera rete ospedaliera regionale – sottolinea l’assessore -, con anche la ridistribuzione di determinate attività e prestazioni essenziali in quelle che verranno ad essere le nuove strutture ospedaliere che si intende realizzare, è necessario partire dall'analisi approfondita dell'offerta ospedaliera e territoriale attuale, nonché dall’indicazione dei bisogni di salute emergenti. La razionalizzazione dell'offerta dei servizi ospedalieri va pensata in armonia agli standard nazionali relativi ai livelli essenziali di assistenza, accentrando dunque i servizi stessi che si trovano distribuiti su più plessi, aumentando il livello qualitativo dell'offerta ospedaliera medesima, migliorando l'accessibilità dell'area ospedaliera, riqualificando le dotazioni tecnologiche ospedaliere, e programmando gli investimenti per l'ammodernamento strutturale, tecnologico ed organizzativo del SSR”.

“I nuovi e più efficienti presidi ospedalieri potranno – continua Doria -, nell’insieme delle azioni strategiche programmate, rappresentare un forte momento di riqualificazione. In questo senso, diventa allora essenziale la necessità di abbandonare la visione di strutture che devono far fronte ai bisogni sanitari del solo territorio, ed orientare invece lo sguardo verso una visione multiforme, ovvero di strutture capaci sia di assicurare standard di eccellenza per la cura e l'assistenza medica, garantiti anche da un intenso livello di innovazione tecnologica e strutturale, e sia di promuovere un circuito virtuoso di sviluppo anche economico. Penso ad ospedali di eccellenza per dirla tutta, che siano in grado di ottimizzare le capacità di risposta alle esigenze e ai bisogni sanitari garantendo standard di eccellenza, e di riattivare, di conseguenza, investimenti anche internazionali, l’occupazione, e la ricerca avanzata. Così come gli ospedali presso cui numerosi sardi han chiesto l’assistenza extra regione. Bisogna dunque avere il coraggio di cominciare ed avviare, anche sul nostro territorio, questo processo di ‘modernizzazione’ a 360 gradi”.

“Peraltro – aggiunge l’assessore -, in un processo di razionalizzazione delle strutture abbiamo anche una economia di scala, perché avere il personale separato in più plessi, come in diversi reparti di radiologia o di anestesia, per citare un esempio, non ci consente di fare quella economia di scala di risorse umane che si può invece ottenere accorpando in unica struttura i vari servizi sanitari. Ed in un momento in cui le risorse specialistiche, ad esempio i tecnici di radiologia, od il personale medico specialista, non abbondano, sono carenti, avere un unico presidio con una economia di scala sarebbe utile anche per le problematiche che riguardano nello specifico lo stesso personale ospedaliero”.

“Fatta questa premessa per arrivare al dunque delle decisioni approvate in Giunta – spiega ancora Doria -, come atto di indirizzo abbiamo dunque approvato di ripartire la fase iniziale di studio su più aziende. Ovviamente la gestione delle procedure di gara che verranno ad essere attivate competono ad Ares, come previsto dalle norme. Abbiamo quindi dato mandato per la predisposizione di uno studio di fattibilità che, in relazione all'obiettivo preposto di cui ho accennato, miri all'analisi sociosanitaria-economica e al fabbisogno di cura reale che le strutture di nuova costruzione potranno soddisfare. Ma anche all’indicazione della loro collocazione ottimale, quindi delle aree potenzialmente idonee dove poter costruire, e all'analisi della sostenibilità tecnico-economica dell'intervento”.

“In proposito alla ripartizione della fase dello studio – puntualizza l’assessore - all’ azienda regionale della salute (Ares) è stato affidato il progetto di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero nella città di Cagliari, che sarà l'“Ospedale della Città”, e verrà realizzato accorpando in un unico plesso l'offerta dei servizi ospedalieri attualmente offerti dall'Ospedale San Michele dell'ARNAS “G. Brotzu” e dall'Ospedale oncologico-Businco, per ottenere un livello sempre più elevato delle attività cliniche e dare risposte ai bisogni della popolazione in ambito oncologico; sempre ad Ares è stato anche assegnato il progetto di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero territoriale unico del Sulcis Iglesiente, che possa integrare i servizi ospedalieri attualmente erogati presso gli Ospedali di Carbonia ed Iglesias”.

“La ASL n. 1 di Sassari, invece, si occuperà del progetto di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero di eccellenza nella città di Alghero che vedrà accorpare i servizi sanitari attualmente offerti dagli Ospedali civile e Marino della Città. Mentre, all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, è stato affidato il progetto di realizzazione di un nuovo Ospedale di eccellenza dove poter accorpare gli attuali posti letto divisi tra i diversi ospedali della Città di Sassari, ed integrarli con i necessari spazi da dedicare alla didattica universitaria e specialistica. Gli esiti delle attività dei progetti illustrati dovranno essere trasmessi alla Giunta regionale dalle suddette aziende delegate entro 60 giorni dalla data della delibera con la quale abbiamo approvato questa ripartizione, che rappresenterà un obiettivo gestionale per i rispettivi Direttori generali” – così termina Doria”.

Elisabetta Caredda



15 giugno 2023
© Riproduzione riservata

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