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Oristano. Medici Ascot da ottobre senza retribuzione, rimangono incertezze per il 2024

di Elisabetta Caredda

Previsti 3 milioni di euro per coprire i progetti sugli Ascot (ambulatori straordinari di comunità territoriali) sino al 31 dicembre 2023. L’appello del medico Nicola Frau alla politica: “Ci è stato chiesto ìdi operare in situazioni anche critiche e non abbiamo mai voltato le spalle a nessuno, perché ci preme la salute dei pazienti e dei cittadini. Ma non ci chiedete anche di proseguire il lavoro senza certezze e con ritardi significativi degli stipendi”.

22 DIC - Il progetto pilota sugli ambulatori straordinari di comunità territoriali (Ascot) lanciato dalla ASL di Oristano nel mese di marzo del corrente anno e volto a rispondere alla carenza di medici di medicina generale, quindi mirato a garantire l'assistenza sanitaria di base a tutti quei cittadini della provincia che ne sono rimasti privi a seguito del pensionamento od altre vicissitudini, sembrerebbe non dare più certezze concrete per l’oramai prossimo anno nuovo ai medici che vi hanno aderito.

“Ho dato la mia disponibilità – spiega a Quotidiano Sanità Nicola Frau, medico Ascot - lieto di far parte del progetto Ascot che rafforza le nostre esperienze assistenziali nei confronti dei pazienti e che premia l’ottima organizzazione della ASL di Oristano a riguardo. Mi fa altresì piacere aver appreso che l’assessore abbia intenzione di prorogare questo progetto utile per la comunità per il 2024, ma ciò può essere concretizzato soltanto sulla base di delibere approvate; che attualmente non ci sono. Già dal mese di ottobre nessun medico Ascot della ASL di Oristano ha più ricevuto le retribuzioni inerenti le prestazioni eseguite”.

Mercoledì, riferisce Frau, “c’è stato un incontro col Direttore Generale ASL di Oristano, il Dott. Angelo Maria Serusi, che ha accennato con anche una nota che è stata inviata dall’assessore Carlo Doria, che con la deliberazione n. 23-27 del 6 luglio 2023 sono state ripartite le risorse finanziarie, pari ad euro 3.000.000 per l'annualità 2023, destinate alla realizzazione dei progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale tra le Aziende socio-sanitarie locali, sulla base della popolazione residente alla data del 31 dicembre 2022. E, successivamente, con il comma 3 dell’art. 35 della legge regionale 23 ottobre 2023, n. 9, ossia il collegato alla finanziaria, è stato previsto che sul servizio della continuità assistenziale possano essere redistribuite sulla base dei fabbisogni rappresentati anche eventuali economie realizzate dalle aziende stesse”.

“A tali premesse – prosegue Frau -, l’assessore informa che a seguito della rilevazione del fabbisogno avviata, è in corso di definizione la proposta di deliberazione della Giunta regionale che rimodula gli stanziamenti a favore dell’ASL n. 2 della Gallura e della ASL n. 5 di Oristano, sulla base dei fabbisogni rappresentati, e pertanto ha invitato la ASL di Oristano ad avviare i procedimenti per il riconoscimento delle spese rendicontate”.

“Tenuto conto di ciò - si interroga preoccupato il medico - e considerata la situazione di pazienti che ad oggi si affidano all’ assistenza medica dei medici Ascot, alla nostra presenza che garantiamo con spirito di sacrificio e abnegazione, non essendo addentro alle nozioni giuridiche di quanto ci è stato accennato, in parole pratiche, entro la fine dell’anno ci sarà l’opportunità di una qualche liquidazione degli stipendi di questi tre mesi che non sono stati accreditati? Relativamente all’anno 2024 non si è appreso ad oggi di delibere pubblicate, già approvate dalla Giunta, che di concreto autorizzino il trasferimento di risorse per coprire fin da subito la prosecuzione progetto. Dal primo gennaio come potremo garantire il servizio che ‘formalmente non esiste’, ci verrà chiesto di continuare a lavorare gratuitamente, senza certezze messe scritte nero su bianco, con gli stipendi da percepire in ritardo ?”

“Siamo persone umane, che hanno massimo rispetto verso il camice bianco che indossiamo. Ci è stato chiesto spesso di operare in situazioni anche critiche, e non abbiamo mai voltato le spalle a nessuno, perché ci preme la salute e la vita dei pazienti e cittadini della comunità. Ma perpiacere, non ci chiedete anche di proseguire il lavoro senza certezze e con ritardi significativi degli stipendi. Non ce la facciamo. Ecco volgere un appello alla politica regionale tutta, perché ci possa essere ancora un intervento volto a pensare anche alla nostra situazione, che ci vede arrivare alle festività in tali difficoltà e senza prospettive concrete per l’anno che verrà” – conclude Frau.

Elisabetta Caredda

22 dicembre 2023
© Riproduzione riservata

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