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All’ospedale S.S. Trinità primo intervento in Regione di fistola artero-venosa per emodialisi   

di Elisabetta Caredda 

Piras (radiologo interventista): “Nell’isola l’incidenza di nuovi pazienti emodializzati è tra le più elevate d’Italia, con circa 286 nuovi casi l’anno. L’intervento, di circa 30 minuti, eseguito in day surgery con dimissione del paziente dopo un breve periodo di osservazione. I controlli post operatori a distanza di una settimana hanno dimostrato pervietà della fistola con iniziale maturazione del circolo venoso superficiale”.

22 APR - Primo intervento in Sardegna di fistola artero-venosa per emodialisi attraverso la via endovascolare. Una procedura che viene eseguita in day surgery ed il paziente viene dimesso dopo un breve periodo di osservazione. A illustrare a Quotidiano Sanità i dettagli dell’intervento eseguito all’ospedale S.S. Trinità di Cagliari è il Radiologo Interventista del reparto coinvolto, Emanuele Piras.

“Nella Regione Sardegna – spiega il medico specialista - l’incidenza di nuovi pazienti emodializzati è tra le più elevate d’Italia, con circa 286 nuovi casi l’anno. Per eseguire il trattamento emodialitico è necessaria la creazione di una fistola artero-venosa interna (FAVI), ossia un'anastomosi iatrogena tra arteria e vena che solitamente viene allestita al livello dell’arto superiore; la vena così arterializzata rappresenta l’accesso per l’emodialisi e garantisce un adeguato flusso ematico al circuito extracorporeo. Routinariamente il confezionamento della FAVI viene eseguito chirurgicamente e richiede un breve ricovero ospedaliero, rappresentando attualmente il gold standard; recentemente però sono stati immessi sul mercato due dispositivi innovativi che consentono, su una percentuale selezionata di pazienti, la cannulazione di una vena del braccio e la creazione della FAVI in modo minimamente invasivo e totalmente percutaneo. I dispositivi disponibili richiedono per il loro utilizzo rispettivamente uno il supporto ecotomografico e l’altro quello fluoroscopico e necessitano di personale altamente qualificato”.

“Nella Radiologia del P.O. SS Trinità di Cagliari – prosegue il radiologo - è stato eseguito il primo intervento in Sardegna di confezionamento della fistola artero-venosa per emodialisi mediante procedura endovascolare, in questo caso, con il dispositivo a guida ecotomografica. Il Santissima Trinità si aggiunge, quindi, ai pochi centri nazionali che offrono ai pazienti questa opzione procedurale. Ciò è stato reso possibile grazie alla sinergia ormai consolidata tra la Sezione di Radiologia Interventistica guidata da Stefano Marcia e la Nefrologia guidata da Stefano Murtas, con la consueta collaborazione della UO di Anestesia e Rianimazione guidata da Mario Cardia”.

“Ho eseguito personalmente la procedura in sala angiografica insieme al collega Giorgio Galassi, con il supporto dei Nefrologi Interventisti Gianluca Pisano, Maura Orrù e Fabrizio Macis; l’assistenza anestesiologica è stata assicurata invece da Alessandra Gambardella e Valeria Figus. Il personale del comparto (Infermieri, OSS e TSRM) della UOC di Radiologia hanno coadiuvato gli operatori e assistito i pazienti”.

“Nella procedura adottata in questa prima seduta, previo blocco anestesiologico del plesso brachiale, si è proceduto a puntura retrograda ecoguidata della vena cefalica del braccio ed in seguito, tramite vena perforante, è stata incannulata l’arteria radiale, con inserimento tra parete arteriosa e venosa del dispositivo dedicato che ha permesso la creazione dell’anastomosi tra arteria radiale e vena perforante. La procedura ha richiesto una tempistica di circa 30 minuti ed è stata eseguita in day surgery con dimissione del paziente dopo un breve periodo di osservazione. I controlli ad una settimana dall’intervento hanno dimostrato pervietà della fistola con iniziale maturazione del circolo venoso superficiale”.

“Siamo contenti di questo primo passo che ci auspichiamo possa essere l’inizio di un percorso di crescita per noi e soprattutto di nuove opportunità per i pazienti emodializzati” – conclude Piras.

Le parole del radiologo sono condivise dai colleghi Nefrologi che rimarcano come questo risultato sia il “frutto della consolidata collaborazione del team multidisciplinare formato da noi Nefrologi Interventisti coi Radiologi Interventisti”.

Il team Radio-Nefro Interventista del SS. Trinità si occupa anche delle FAVI, dallo studio pre-operatorio fino all’allestimento e alla gestione delle complicanze anche a distanza, degli accessi vascolari complessi e dei cateteri peritoneali effettuati con tecnica percutanea per i pazienti interni e del territorio.

Elisabetta Caredda

22 aprile 2024
© Riproduzione riservata

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