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Con il cambio Alitalia-Volotea possibili difficoltà per il trasporto del radiofarmaco dal Continente all’Isola. Ma Volotea rassicura sui tempi e si studia anche ipotesi trasporto da Cagliari a Sassari

di Elisabetta Caredda

Canu e Cossa: “I pazienti oncologici sassaresi sono rimasti senza le indagini PET, nell’immediato si potrebbe pensare a produrlo al Brotzu di Cagliari e trasportarlo a Sassari con un accordo tra i due poli ospedalieri”. Rispondendo a Quotidiano Sanità, Munoz accenna a tempi brevi per risolvere il problema. Todde confida sui tempi indicati dal fondatore Volotea e si muoverà di conseguenza. Dal Brotzu atteso l’ok dall’ospedale di Sassari per operare sulla produzione del radiofarmaco e sul suo trasporto nella sede di quest’ultimo.

28 OTT - Si prospettano soluzioni in tempi brevi per i pazienti oncologici del nord Sardegna che hanno necessità di effettuare i primi controlli e quelli periodici con la Pet, e che di recente hanno avuto difficoltà per la mancanza del radiofarmaco che ne consente l’esame diagnostico ed arriva da altra regione della penisola.
 
A partire da venerdì 15 ottobre 2021 l’affidamento del servizio di continuità territoriale dell’isola è andato alla Compagnia aerea Volotea che per almeno sette mesi si è aggiudicata il bando indetto dalla Regione Sardegna in una situazione di emergenza. “Una corsa contro il tempo – aveva spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas -, resa più ardua da errori commessi da altri, che la Regione ha vinto. Abbiamo garantito ai sardi la prosecuzione del servizio di continuità territoriale senza interruzione e senza aggiungere altri disagi a quelli determinati dall’incertezza e dal prolungarsi di una procedura che i nostri uffici sono riusciti a rendere il piu’ rapida possibile, stringendo i tempi in modo inedito, encomiabile”.
 
“Sia chiaro – aveva evidenziato ancora il governatore Solinas -  questo è solo un punto di partenza, una tappa intermedia di durata relativamente breve. Il nostro obiettivo è quello di garantire un sistema stabile e duraturo che garantisca ai sardi il diritto alla piena mobilità, e siamo già al lavoro per predisporre un nuovo bando ed un nuovo regime di continuità, senza trascurare, conclude il Presidente, alcuna delle ipotesi in campo, ampliando l’offerta e le opportunità per i cittadini sardi e per tutti i viaggiatori”.
 
Nello stesso giorno però che Volotea comincia il servizio sorgono alcuni importanti problemi sollevati da personale medico e pazienti, che entrano immediatamente in discussione tra i banchi in Consiglio regionale. “I pazienti oncologici sassaresi sono rimasti senza le indagini PET – riferiscono al nostro giornale la capogruppo dei Riformatori Sara Canu, componente commissione Salute, e il vice Presidente Riformatori Michele Cossa -, indispensabili per la diagnosi e la stadiazione dei tumori. Il radiofarmaco necessario per il funzionamento della PET arrivava in aereo dal continente ma Volotea a differenza di Alitalia non è autorizzata al trasporto del farmaco. Non solo: c’è la possibilità di produrlo nell’azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e trasportarlo direttamente a quella di Sassari ma manca l’accordo che consentirebbe l’intesa tra i due poli ospedalieri”.
 
“Nell’immediato dunque – spiegano i due consiglieri che richiamano all’attenzione al problema l’assessore della Sanità Mario Nieddu -, sarebbe sufficiente autorizzare il trasporto del radiofarmaco da Cagliari a Sassari, ipotesi che peraltro consentirebbe all’Ats un notevole risparmio economico dato che prima il farmaco arrivava dalla Penisola. Per arrivare successivamente a una soluzione duratura, è necessario approvare una convenzione tra l’ospedale Brotzu e l’ospedale di Sassari, che consentirebbe di mettere fine al dramma che rischia di travolgere 2.000 pazienti sassaresi alle prese con la malattia tumorale. E’ impensabile interrompere il servizio sanitario della Pet. Davanti a un rischio di questo tipo siamo tutti chiamati in causa. È necessario agire con la massima urgenza”.
 
Sulla questione Quotidiano Sanità ha seguito ed approfondito la delicata problematica. “Comprendiamo bene l’importanza del servizio” – ha risposto subito al nostro giornale Carlos Munoz, Presidente e Fondatore di Volotea, durante la conferenza stampa di questa mattina organizzata da Sogaer e la stessa Volotea al Business Centre dell’Aeroporto di Cagliari-Elmas per parlare, tra le tematiche all’ordine del giorno, anche dei progetti di sviluppo che la Compagnia si propone di instradare in Sardegna. All’incontro erano presenti inoltre Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe, Giorgio Todde, assessore regionale trasporti, Gianni Chessa, assessore regionale turismo, e Renato Branca amministratore delegato Sogaer.
 
Nell’occasione abbiamo chiesto, nell’auspicio di una intensificazione della progettualità presente (oltre che futura) che Volotea potrà riservare all’isola, quali tempistiche prevede perché vengano ad essere per la Compagnia adeguate le certificazioni e autorizzazioni che prevedono il trasporto dei radiofarmaci indispensabili per i pazienti oncologici sardi.
 
“Voi siete un’isola – ha risposto Munoz – i collegamenti con Roma e Milano sono per voi fondamentali. Ora che siamo coinvolti in questo nuovo servizio di volo, comprendiamo che ci sono anche tante altre questioni importantissime. Non posso dare una data precisa, ma considerando che avrete notato, per come abbiamo risposto al bando in 36 ore, che siamo una Compagnia abbastanza ‘agile’, ci stiamo muovendo in ordine alle priorità sui servizi importanti da attivare, come per quello dei trasporti dei radiofarmaci, ci stiamo lavorando anche in queste ore, e penso che la data in cui risolvere questo problema di tipologia di trasporto sia molto vicina”.
 
Rassicurazioni sulla ripresa del trasporto dei radiofarmaci vengono confermate al nostro giornale anche dall’assessore ai Trasporti Giorgio Todde, al quale domandiamo se l’assessorato abbia pensato di chiedere l’intervento, in una situazione emergenziale di necessità del radiofarmaco, di elicotteri o aerei militari, tenuto conto del periodo burocratico, se pur breve, che quantunque potrebbe trascorrere prima che Volotea riesca ad ottenere le certificazioni richieste per tale attività.
Todde risponde: “Noi valutiamo ogni aspetto possibile. Intanto attendiamo da parte della Compagnia in questi giorni le tempistiche che ci danno e poi ci muoveremo di conseguenza. Mi auguro che il periodo che ha indicato il Dott. Munoz, che ha detto “che ci stiamo arrivando”, credo sia un tempo davvero breve e non un mese o due mesi. Attendiamo quindi queste comunicazioni e poi ci muoveremo di conseguenza”.
 
In ultimo, sulla possibilità di approvare una autorizzazione e/o convenzione tra l’ospedale Brotzu e l’ospedale di Sassari perché il primo produca il radiofarmaco e lo si possa trasportare a Sassari, abbiamo sentito il commissario straordinario dell'Arnas ‘G.Brotzu’, Paolo Cannas che ci ha comunicato: “E’ una strada praticabile. Stiamo attendendo risposta di conferma dall’ospedale di Sassari. Noi siamo pronti”.
 
Elisabetta Caredda

28 ottobre 2021
© Riproduzione riservata

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