Schillaci: “Mettere le aziende farmaceutiche nelle condizioni di fare ricerca e di investire per la produzione di farmaci innovativi”
21 FEB -
“L’iniziativa di oggi offre spunti di riflessione su tanti temi, ma vorrei partire dal titolo di questo convegno: la salute conta. Conta sicuramente per gli italiani che considerano la sanità una priorità, oggi credo anche prima ancora del lavoro. E la salute conta per questo Governo che ha iniziato ad invertire una rotta”.
Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento all’“Inventing for Life Health Summit” organizzato oggi a Roma e dedicato al tema “Investing for Life: la salute conta!”.
Tanti i temi toccati dal ministro nel corso del suo intervento, nel quale ha voluto ricordare i nuovi percorsi intrapresi dal Governo, che interessano anche il settore della farmaceutica. Un rinnovamento che presuppone “una governance che metta le aziende farmaceutiche nelle condizioni di fare ricerca, di investire per la produzione di farmaci innovativi”.
“Credo di poter dire che – ha detto – anche in questo caso abbiamo dato segnali concreti, prevedendo importanti finanziamenti e valorizzando, nell’ambito del Tavolo per il settore Farmaceutico e Biomedicale istituito con il Ministro Urso, la collaborazione anche tra pubblico e privato”. Per il ministro “è tempo di guardare alla sinergia tra istituzioni, università e industrie farmaceutiche con favore e non con sospetto perché l’obiettivo è comune: promuovere ricerca per disporre di nuovi farmaci che servono per ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita delle persone. Non si può pensare di ammodernare la nostra sanità per renderla più rispondente alle richieste dei cittadini, restando legati a vecchi modelli culturali, continuando a ragionare solo per compartimenti stagni e considerare la sanità come un costo anziché come un investimento. L’innovazione è uno dei temi che sarà affrontato in questa sede e le innovazioni, lo sappiamo, hanno un costo, ma nel lungo termine permettono risparmi significativi delle spese di assistenza e cura e consentono ai pazienti una vita più attiva”.
Tra i tanti i cambiamenti che il Governo sta portando avanti e che toccano diversi segmenti del sistema sanitario c'è la riforma Aifa: “Abbiamo voluto rendere Aifa più agile e adeguata al mutato contesto demografico, anche in campo economico e sociale. Una nuova composizione che riteniamo sia più performante nell’attuale scenario europeo che richiede regole e procedure più efficienti e più snelle per semplificare e accelerare i processi di approvazione dei farmaci e ridurre i tempi di sviluppo e commercializzazione, soprattutto dei tanti farmaci innovativi per metterli a disposizione degli italiani”.
Il ministro ha poi posto l’accento sull’altro tema al centro dell’iniziativa: la prevenzione. “È un settore che per anni è scomparso dal dibattito politico e sanitario – ha detto – la prevenzione, qualcuno lo ricorderà, veniva etichettata come la Cenerentola del sistema sanitario perché non dà risultati nell’immediato. Ed oggi paghiamo le conseguenze di questa miopia perché investire nella prevenzione, in tutte le sue forme, significa aumentare lo stato di salute e la sostenibilità economica del sistema sanitario. Anche in questo caso stiamo cambiando il paradigma. La prevenzione è al centro delle nostre attività anche di sensibilizzazione e di informazione. Accanto alla cura di chi è malato, ci dobbiamo occupare anche delle persone sane incentivando l’adozione di stili di vita corretti e l’adesione ai programmi di screening, soprattutto penso a quelli oncologici. Credo siano evidenti a tutti i benefici a lungo termine di un sistema che sa prevenire, specialmente a fronte di un trend demografico della nostra popolazione: un progressivo invecchiamento che dobbiamo fare in modo avvenga in salute per contenere l’incidenza soprattutto di malattie croniche”.
21 febbraio 2024
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