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Assemblea Oms. Approvata la prima risoluzione sulla partecipazione sociale per l’assistenza sanitaria di base


La risoluzione mira ad affrontare le disuguaglianze sanitarie e l’erosione della fiducia nei sistemi sanitari, che sono cruciali di fronte alle sfide senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, i conflitti e le minacce pandemiche. I delegati hanno poi richiesto il sostegno del Direttore Generale per sviluppare una strategia globale e un piano d’azione per le cure e i servizi integrati di emergenza per il periodo 2026-2035. Approvata, infine, una risoluzione per rafforzare la salute mentale e il sostegno psicosociale.

30 MAG -

Nel corso della 77sima Assemblea mondiale Oms gli Stati membri hanno concordato una risoluzione sulla partecipazione sociale nella pianificazione e attuazione sanitaria nazionale, che apre la strada affinché le persone, le comunità e la società civile abbiano una voce più forte nell’influenzare le decisioni che riguardano la loro salute e il loro benessere.

La risoluzione mira ad affrontare le disuguaglianze sanitarie e l’erosione della fiducia nei sistemi sanitari, che sono cruciali di fronte alle sfide senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, i conflitti e le minacce pandemiche.

Prove crescenti dimostrano il potenziale trasformativo della partecipazione sociale per promuovere la fiducia nei sistemi sanitari, promuovere l’equità e allineare l’assistenza sanitaria con le esperienze vissute delle persone. Il dialogo bidirezionale tra il governo e le persone che serve può portare a politiche, strategie e servizi sanitari più rispondenti ai bisogni delle persone, in particolare di quelle in situazioni vulnerabili ed emarginate.

La nuova risoluzione riconosce questo potenziale. La sua attuazione comporterà meccanismi di partecipazione nazionale regolari e sostenuti, come dialoghi o consultazioni e politiche che riflettono le raccomandazioni generate da questi processi partecipativi.

I delegati hanno poi richiesto il sostegno del Direttore Generale per sviluppare una strategia globale e un piano d’azione per le cure e i servizi integrati di emergenza, critici e operativi (ECO) per il periodo 2026-2035.


Nel contesto di disastri umani e naturali concomitanti, i servizi sanitari nazionali sono sempre più sotto pressione per fornire cure ECO efficaci. Tali servizi rispondono ai bisogni di salute delle persone durante tutto il corso della vita, comprese infezioni e lesioni, complicazioni durante la gravidanza e il parto, infarti e ictus.

I servizi ECO sono fondamentali per la preparazione e la risposta alle emergenze. I delegati hanno notato che il Covid ha rivelato lacune significative nella fornitura di cure ECO a livello globale. Nel 2023, l’Oms ha risposto a 65 emergenze sanitarie graduate in tutto il mondo, rispetto alle 40 del 2013.

Questa decisione fornirà una mappa tangibile affinché gli Stati membri possano rivedere e sviluppare politiche per consentire l’accesso universale alle cure ECO a tutte le persone bisognose entro il 2035. La strategia faciliterà l’attuazione della Risoluzione 76.2 dell’AMS sulle cure integrate di emergenza, critiche e operative per la copertura sanitaria universale e la protezione dalle emergenze sanitarie, adottata nel 2023.

Il segretariato dell’Oms presenterà una nuova bozza di strategia all’Assemblea della sanità nel 2026.

L’Assemblea della Sanità ha approvato, infine, una risoluzione per rafforzare la salute mentale e il sostegno psicosociale in tutte le fasi delle emergenze, compresi i conflitti, i disastri naturali e le crisi umanitarie. Quasi tutte le persone colpite da emergenze sperimenteranno disagio psicologico, con 1 su 5 che probabilmente soffrirà di un problema di salute mentale.

La nuova risoluzione chiede servizi di salute mentale integrati e di qualità accessibili a tutti, in particolare nelle aree fragili e colpite da conflitti. Esorta gli Stati membri ad attuare il Piano d’azione globale dell’Oms per la salute mentale 2013-2030, incorporando la salute mentale e il supporto psicosociale negli sforzi di preparazione, risposta e recupero alle emergenze.

La risoluzione sottolinea la necessità di investimenti a lungo termine nei servizi basati sulla comunità e nel coordinamento intersettoriale per migliorare l’accesso alle cure. Evidenzia inoltre le esigenze di salute mentale degli operatori umanitari, che sono spesso esposti a grave stress.

L’Oms ha il compito di fornire supporto tecnico, facilitare il coordinamento tra agenzie, migliorare lo sviluppo delle capacità e garantire l’integrazione della salute mentale e del supporto psicosociale nei quadri di preparazione e risposta alle emergenze.

I progressi saranno monitorati con rapporti annuali all’Assemblea della sanità dal 2025 al 2031, garantendo responsabilità e attenzione costante alle questioni relative alla salute mentale nelle emergenze.



30 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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