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Epilessia e cannabis. Lega Italiana contro l’Epilessia: “Fare chiarezza per tutelare i pazienti e contrastare la disinformazione”  


LICE interviene dopo il servizio di RAI TG3: “Il trattamento dell’Epilessia richiede diagnosi certa e farmaci autorizzati. L’uso improprio o non supervisionato di derivati della cannabis in Epilessia può non solo non apportare benefici terapeutici, ma comportare anche rischi significativi per la salute, nonché conseguenze legali, come nel caso del ritiro della patente a seguito della positività al Tetraidrocannabinolo (THC)”.

12 MAG - “LICE ribadisce con forza l’importanza di affidarsi alla medicina basata sulle evidenze e invita i media a trattare con rigore scientifico argomenti complessi come quello dell’epilessia e delle terapie cannabinoidi, per tutelare la salute pubblica e sostenere chi vive con questa malattia”. Così Carlo Andrea Galimberti, presidente della LICE, Lega Italiana Contro l’Epilessia, interviene in relazione al servizio andato in onda su RAI TG3 lo scorso 8 maggio 2025, in cui è stato affrontato il tema dell’uso di Cannabinoidi nel trattamento dell’epilessia.

Un intervento che la LICE ritiene necessario per “chiarire alcuni punti fondamentali e correggere informazioni che potrebbero risultare fuorvianti per l’opinione pubblica e per le Persone con Epilessia. Nel servizio si fa riferimento al caso di una donna coinvolta in un sinistro stradale in relazione a quella che viene definita una prima crisi epilettica; agli accertamenti eseguiti in ospedale sarebbero state rilevate tracce di Tetraidrocannabinolo (THC), con conseguente ritiro della Patente di guida. La stessa persona ha affermato nel servizio televisivo che il trattamento per l’Epilessia abbisognerebbe proprio di Cannabis”.

“È importante sottolineare – evidenzia Carlo Andrea Galimberti – che secondo quanto riportato si tratterebbe di un primo episodio di crisi, apparentemente isolato, il che non comporta necessariamente una diagnosi di epilessia ma già di per sé può richiedere una sospensione della Patente di alcuni mesi. La complessità di questa malattia neurologica, per norma, richiede specificamente in questi casi l’applicazione di criteri diagnostici ben precisi da parte di medici specialisti”.

Un elemento particolarmente importante riguarda l’uso di prodotti a base di Cannabis: “Desideriamo chiarire – prosegue Galimberti - che i prodotti a base di Cannabis, comunemente definiti come “Cannabis medica” o “Cannabis farmaceutica”, non sono autorizzati ed indicati per il trattamento dell’Epilessia: esiste unicamente un farmaco a base di Cannabinoidi, autorizzato in Italia e in Europa per il trattamento di alcune forme gravi e rare di Epilessia (Encefalopatie dello Sviluppo ed Epilettiche) che contiene Cannabidiolo (CBD), principio attivo privo di effetti psicoattivi”.

L’uso improprio o non supervisionato di derivati della cannabis in Epilessia, sottolinea la LICE, “può non solo non apportare benefici terapeutici, ma comportare anche rischi significativi per la salute, nonché conseguenze legali, come nel caso del ritiro della patente a seguito della positività al Tetraidrocannabinolo (THC)”.

LICE fornisce, infine, alcune precisazioni con l’obiettivo di “evitare interferenze inappropriate sull’interpretazione della corrente normativa del Codice della Strada ed a tutela delle Persone con Epilessia”:
1. L’Epilessia è una malattia neurologica caratterizzata da forme molteplici e diverse tra loro per cause e manifestazioni cliniche, accomunate per definizione dall’occorrenza/ricorrenza di crisi epilettiche.
2. Il trattamento dell’Epilessia è costituito in primo luogo da farmaci specifici che vengono assunti con regolarità, per periodi di tempo solitamente prolungati e secondo ben precisi schemi di somministrazione quotidiana.
3. Un unico prodotto farmaceutico a base di Cannabidiolo (CBD) è stato approvato dalle autorità regolatorie nazionali (AIFA) ed europee (EMA), sulla base di dati scientifici che ne comprovano l’efficacia e la tollerabilità.
4. Il prodotto farmaceutico sopra menzionato è soggetto ai controlli medici, prescrittivi e distributivi previsti per i farmaci, il suo utilizzo è approvato al momento esclusivamente per alcune forme rare di Epilessia ed avviene secondo schemi ben precisi di somministrazione continuativa.

12 maggio 2025
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