Hpv. I ginecologi Aogoi in campo: “Causa tumori a utero, ano, pene, testa e collo. Vaccino e screening indispensabili"
L'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, Aogoi, lancia un messaggio alle istituzioni: servono più vaccinazione e screening per sconfiggere le patologie da Hpv. Questi due aspetti da soli non funzionano: i vaccini devono essere supportatti dagli esami di controllo e vicerversa. Ginecologi e ostetrici si schierano, così, in prima linea per promuovere una corretta informazione sulla prevenzione delle infezioni da Hpv che causano numerose e gravi neoplasie, non solo quelle della cervice dell'utero.
05 MAG - Non causa solo il carcinoma della cervice uterina, ma anche quasi tutti quelli dell'ano, circa la metà di quelli del pene, alcuni tumori di testa e collo, e la quasi totalità delle condilomatosi floride anogenitali. A fare chiarezza sulle conseguenze dell papillomavirus umano (Hpv) è l'Aogoi, l'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani.
"Per questo motivo - ha sottolineato l'Associazione - l’opzione di vaccinare entrambi i sessi, oltre a proteggere direttamente anche i maschi dalle gravi patologie da Hpv, garantisce la possibilità di interrompere la trasmissione del virus con maggiore efficacia e può contribuire ad aumentare l'adesione ai programmi vaccinali".
Pur specificando l'importanza della vaccinazione, l'Aogoi precisa che comunque il vaccino da solo non basta: "solo vaccinazione e screening insieme sono in grado di sconfiggere il cancro del collo dell’utero e ridurre significativamente l’incidenza delle altre patologie extra-uterine connesse all’infezione da Hpv".
Affichè il messaggio sia chiaro e non lasci spazio a fraintendimenti l'Associazione chede l’impegno delle Istituzioni e della comunità scientifica di farsi promotori e garanti di informazioni chiare, sintetiche, comprensibili e scientificamente supportate. In tal senso Aogoi è da anni impegnata a far comprendere ai cittadini e ai medici l’importanza di questa novità epocale della vaccinazione anti-Hpv che consente la prevenzione efficace del carcinoma della cervice uterina e delle altre patologie Hpv-correlate.
"La disponibilità di un vaccino contro i tipi di papillomavirus responsabili di gravi patologie, non solo a carico dell’apparato genitale maschile e femminile - ha aggiunto l'Aogoi - rappresenta un enorme vantaggio in termini di salute pubblica e di riduzione dei costi sanitari per la cura di queste patologie. È tuttavia indispensabile ampliare la copertura vaccinale attraverso una capillare azione di informazione alla popolazione e di formazione del personale sanitario".
Per l'Associazione il successo del nuovo vaccino 9-valente contro l’Hpv dipenderà dalla capacità dei ginecologi e degli altri operatori sanitari coinvolti di comprendere e far comprendere l’importanza di questa grande iniziativa di prevenzione nella sua valenza e nei suoi aspetti sanitari e sociali.
05 maggio 2017
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