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Nuove linee guida Usa. Mammografia annuale a partire dai 40 anni

di Will Boggs

La maggior parte delle donne dovrebbe iniziare la mammografia a 40 anni; in presenza di fattori di rischio di cancro al seno i primi screening dovrebbero invece essere effettuati a 30 anni. Da privilegiare la mammografia 3D. Sono le principali indicazioni che emergono dalle nuove guida redatte dall’American Society of Breast Surgeons. IL DOCUMENTO.

14 MAG - (Reuters Health) – Le nuove linee guida dell’American Society of Breast Surgeons sostengono che le donne che presentano un rischio nella media di sviluppare cancro al seno, dovrebbero sottoporsi a mammografia annuale a partire dai 40 anni.

“Bisogna iniziare con la valutazione del rischio”, Pat Whitworth, co-presidente dell gruppo che ha redatto il rapporto. “Sono troppe le donne che pur presentando un rischio superiore alla media sono gestite come tutte le altre, con la possibilità di lasciarsi sfuggire l’individuazione precoce di un cancro o d’impedirne del tutto l’insorgenza”.

Whitworth, del Nashville Breast Center, nel Tennessee, e colleghi hanno riassunto i dati disponibili per formulare raccomandazioni sullo screening del cancro al seno per le donne che presentano un rischio nella media, più elevato rispetto alla media e per le donne con precedente storia di cancro al seno.

Le nuove raccomandazioni in caso di rischio medio o elevato
La valutazione del rischio dovrebbe iniziare a 25 anni o al momento della prima visita di un senologo o altro operatore sanitario adatto, secondo il rapporto. In questa occasione bisognerebbe effettuare la valutazione della storia familiare di tumori maligni e determinare se la donna ha una storia di iperplasia atipica o carcinoma lobulare in situ, o se tra i 10 e i 30 anni la paziente è stata sottoposta a radioterapia al petto o a radioterapia di campo a mantello. In questi casi deve essere considerata come a rischio di cancro al seno più elevato e quindi seguire le raccomandazioni relative a tale condizione.

Le donne che presentano un rischio nella media dovrebbero sottoporsi a mammografia annuale, preferibilmente 3D, a partire dai 40 anni. In caso di una particolare densità della mammella il rapporto consiglia l’imaging supplementare.

In caso di rischio più elevato rispetto alla media invece – quindi se si presentano i fattori di rischio elencati precedentemente oppure un rischio stimato di cancro al seno superiore al 20%, secondo i modelli di valutazione del rischio – le donne dovrebbero sottoporsi a una risonanza magnetica annuale a partire dai 25 anni o a una mammografia in 3D a partire dai 30 anni. In caso di indicazione medica, queste donne dovrebbero anche avere accesso all’imaging supplementare con una modalità aggiuntiva (preferibilmente la risonanza magnetica) a partire dai 35 anni.

Le donne il cui seno non è denso e che hanno una storia di cancro al seno a partire dai 50 anni dovrebbero essere sottoposte a mammografia annuale, preferibilmente 3D. In caso di storia di cancro al seno precedente ai 50 anni o in caso di seno denso, con la raccomandazione medica, si dovrebbe avere accesso a imaging supplementare ogni anno – preferibilmente una risonanza magnetica. Queste raccomandazioni si applicano alle donne che non hanno subito mastectomia bilaterale.

Altre linee guida disponibili suggeriscono di iniziare la mammografia di routine a età e /o con diverse frequenze differenti. La U.S. Preventive Services Task Force raccomanda lo screening biennale per le donne a rischio medio dai 50 ai 74 anni, ma sostiene la necessità di un approccio personalizzato nella valutazione dei benefici e dell’eventuale rischio di produrre falsi positivi tra i 40 e i 50 anni di età.

L’American Cancer Society invece raccomanda lo screening annuale per le donne a rischio medio dai 45 ai 54 anni e biennale a partire dai 55 anni, fino a quando l’aspettativa di vita è di 10 anni o più.

L’American College of Radiology e la Society for Breast Imaging consigliano uno screening mammografico annuale dai 40 anni per le donne a rischio medio e prima dei 40 per le donne ad alto rischio, con uno screening supplementare con risonanza magnetica con mezzo di contrasto.

Fonte: The American Society of Breast Surgeons

Will Boggs

(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science)

14 maggio 2019
© Riproduzione riservata

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