Chirurgia bariatrica. Gli stent evitano complicanze ma non riducono ricoveri

Chirurgia bariatrica. Gli stent evitano complicanze ma non riducono ricoveri

Chirurgia bariatrica. Gli stent evitano complicanze ma non riducono ricoveri
Un gruppo di ricercatori USA ha valutato l’efficacia del posizionamento dello stent, in termini di riduziione delle complkicanze e dei nuovi ricoveri. Se effettivamente è efficace nel prevenire le complicanze, lo stesso non sembra nel ridurre i ricoveri post chirurgia

(Reuters Health) – Il posizionamento per via endoscopica di uno stent per evitare complicanze dopo un intervento di chirurgia bariatrica è una procedura utile per evitare le complicanze, ma non riduce in modo significativo il rischio di nuovi ricoveri. A evidenziarlo è stata una ricerca condotta da Arielle Kanters e colleghi dell’Università del Michigan di Ann Arbor. Lo studio è stato pubblicato su Annals of Surgery.
 
Lo studio
. I ricercatori americani hanno usato i dati raccolti tra il 2015 e il 2016 nell’ambito del Metabolic and Bariatric Surgery Accreditation and Quality Improvemente Program (MBSAQIP) per valutare il tasso di utilizzo ed efficacia del posizionamento dello stent nel postoperatorio dopo chirurgia bariatrica, per evitare complicanze come perdite dalle suture interne. Su più di 354mila casi, lo 0,3% ha avuto una perdita anastomotica. Complessivamente, 275 di questi pazienti, il 24%, sono stati trattati con uno stent posizionato per via endoscopica. Il 61% è stato trattato con successo con un solo stent, mentre gli altri si sono dovuti sottoporre a un intervento chirurgico. La maggior parte di queste operazioni, l’80,4%, ha avuto luogo dopo posizionamento dello stent.

I risultati. 
I pazienti trattati con successo con un solo stent mostravano tassi significativamente più bassi di riammissioni in unità di terapia intensiva, il 18,5%, rispetto ai pazienti trattati con successo con una nuova operazione, ma avevano tassi più alti di riammissione a 30 giorni, 79,8% contro 59%.
Secondo Hany Shehab, della Kasr Alaini School of Medicine della Università del Cairo,  “il problema non è la procedura di posizionamento degli stent, piuttosto l’uso dello stent rispetto ad altri metodi non invasivi. Gli stent richiedono diverse procedure per il posizionamento e il design attuale è tutt’altro che ottimale, ma alla fine sono efficaci nel salvare la vita dei pazienti e ad evitare numerosi interventi chirurgici”.
 

Fonte: Annals of Surgery

 
Will Boggs
 

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

Will Boggs

03 Ottobre 2018

© Riproduzione riservata

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