Coronavirus e diabete. Attivare la teleassistenza per gli oltre 3milioni di italiani diabetici di tutte le età

Coronavirus e diabete. Attivare la teleassistenza per gli oltre 3milioni di italiani diabetici di tutte le età

Coronavirus e diabete. Attivare la teleassistenza per gli oltre 3milioni di italiani diabetici di tutte le età
È quanto chiede al Ministro della Salute e al responsabile della Protezione Civile da Antonio Cabras presidente della Federazione diabete giovanile: “Serve anche un gruppo di studio per valutare nel nostro Paese quali siano le emergenze-urgenze da tenere sempre sotto osservazione a livello delle attuali conoscenze scientifiche in modo da far venir meno le persistenti criticità nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza”

“La malattia diabetica necessita di terapia e monitoraggio quotidiano, la telemedicina in questo particolare momento deve essere lo strumento a sostegno dei nostri pazienti al fine di evitare di affollare i servizi assistenziali e di pronto soccorso. A tal fine riteniamo importante, e chiediamo di attivare nel nostro Paese la teleassistenza per oltre 3milioni di italiani di tutte le età. Nel particolare questa è indicata ed auspicata nei sistemi di supporto medico assistenziali proposti dalle Aziende e dalle strutture sanitarie per i soggetti a rischio attraverso l’attivazione dei mezzi opportuni di soccorso in casi critici”.

È quanto chiede Antonio Cabras, presidente della Federazione Diabete Giovanile in una lettera inviata al Ministro della Salute Roberto Speranza e al responsabile della Protezione Civile Angelo Borrelli.

“La pandemia del coronavirus nel nostro Paese ha creato ansia e incertezza – scrive nella lettera – I genitori e i familiari dei piccoli pazienti osservano comportamenti non usuali dei loro figli, un bambino con diabete è arrivato in coma al Santobono di Napoli. Ci rivolgiamo a voi pregandovi di valutare l’opportunità di attivare la telemedicina e un gruppo di studio per valutare nel nostro Paese quali siano le emergenze-urgenze da tenere sempre sotto osservazione a livello delle attuali conoscenze scientifiche in modo da far venir meno le persistenti criticità nel pieno rispetto delle esigenze di sicurezza”.
 
La lettera della Federazione Diabete Giovanile
 

25 Marzo 2020

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