Impulsivi da piccoli, malati da grandi

Impulsivi da piccoli, malati da grandi

Impulsivi da piccoli, malati da grandi
I bambini con bassi livelli di autocontrollo hanno un rischio più elevato di diventare adulti malati, secondo uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences.

La scoperta era ampiamente prevedile, ma fa un certo effetto se a pubblicarla sono i Proceedings of the National Academy of Sciences e se buona parte del finanziamento per sostenere lo studio è arrivato dai National Institutes of Health americani.I bambini che prima dei tre anni mostrano scarsa capacità di autocontrollo hanno probabilità più elevate di presentare problemi di salute e di dipendenza da droghe. Oltre che di incappare in qualche incidente con la giustizia e a presentare difficoltà finanziarie.
È il risultato di uno studio che ha scandagliato l’infanzia di 1000 trentenni alla ricerca delle loro caratteristiche caratteriali. Ebbene, quanti presentavano un basso autocontrollo da piccoli avevano un rischio più elevato di soffrire, una volta diventati adulti, di problemi respiratori e intestinali, di malattie a trasmissione sessuale e sovrappeso, di colesterolo e pressione arteriosa alti.“Questi outcome in età adulta erano prevedibili nell’intero spettro dei punteggi di autocontrollo rilevati nell’infanzia, da basso ad alto”, ha affermato la psicologa della Duke University e autrice dello studio Terrie Moffitt. In sostanza, quanto più basso era il grado di autocontrollo tanto più alte erano le probabilità di incappare in qualche problema di salute. Il meccanismo con cui ciò avviene è semplice: minore autocontrollo da bambini si traduce in una maggiore frequenza di comportamenti a rischio nell’adolescenza. A quel punto, il passo verso lo sviluppo di problemi di salute è breve.
I risultati sono stati inoltre confermati su un secondo gruppo. In questo caso si trattava di 500 gemelli e “questo dimostra che l’autocontrollo è importante, indipendentemente dagli altri fattori che due fratelli possono condividere, come i genitori o la vita domestica”, ha affermato un altro autore dello studio Avshalom Caspi. 

27 Gennaio 2011

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