Riflettori accesi sui comportamenti sessuali dei giovani europei sempre meno avvezzi all’uso del preservativo, soprattutto tra i 15enni, con possibili ricadute sulla diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili.
Per fornire informazioni sulla disponibilità di dati rilevanti sul comportamento sessuale, l’Ecdc ha mappato le indagini sul comportamento sessuale condotte nell’Unione Europea/Spazio Economico Europeo e nel Regno Unito (UK) dal 2019 al 2024. Le indagini sono state identificate tramite ricerche in banche dati scientifiche e tramite la rete Ecdc STI e i dati sono stati analizzati per generare spunti sulla loro usabilità e applicabilità per la comprensione del comportamento sessuale.
I comportamenti e le pratiche sessuali sono cause immediate dell’acquisizione e della trasmissione delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist) comprenderne i determinanti comportamentali e sociali è importante per progettare e attuare efficaci misure di prevenzione e controllo. I dati auto-riportati sulla salute e sui comportamenti sessuali, in gran parte raccolti tramite sondaggi, aiutano a identificare e analizzare le tendenze del comportamento sessuale, come i cambiamenti nei modelli di contatto o la mescolanza tra gruppi di popolazione. Esiste una tradizione di indagini periodiche sulla salute sessuale condotte in diversi paesi europei.
La mappatura ha identificato 35 indagini pertinenti e rappresentative sulla salute e il comportamento sessuale, condotte tra il 2019 e il 2024 nell’UE/SEE e nel Regno Unito. Delle 35 indagini, 31 erano indagini ripetute, ovvero parte di una serie, 21 delle quali facevano parte della serie di indagini Health Behaviour in School Children (HBSC).
Tra le altre indagini ripetute individuate figurano la National Survey of Sexual Attitudes and Lifestyles (Natsal) del Regno Unito, la Youth Knowledge Attitude and Behaviour (UngKAB) della Svezia e la Sex Under 25 dei Paesi Bassi, alcune delle quali avevano la loro ultima edizione in corso al momento della mappatura.
L’Ecdc evidenzia un calo costante nell’uso del preservativo tra i quindicenni in Europa e Regno Unito. I dati raccolti tra il 2014 e il 2022 mostrano che sia ragazzi che ragazze dichiarano di utilizzarlo sempre meno all’ultimo rapporto sessuale, con percentuali più basse tra le ragazze. Nel 2022 la differenza di genere è risultata significativa, confermando una tendenza che preoccupa per l’impatto sulla diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili.
Mancanza di comparabilità tra le fonti di dati La mappatura ha messo in luce il valore dei dati sul comportamento sessuale per la prevenzione e il controllo delle Ist, ma anche la mancanza di comparabilità tra le fonti di dati dovuta alla diversità dei metodi e della terminologia utilizzati. In sostanza i dati raccolti nei sondaggi sono simili, ma non sempre comparabili. Questa diversità è legata ai vincoli che i ricercatori devono affrontare, come la mancanza di risorse e le differenze socioculturali, che vengono affrontate utilizzando soluzioni diverse in base al contesto. Questi stessi vincoli, in particolare la mancanza di tempo e gli elevati costi, impediscono anche l’implementazione di indagini su larga scala sul comportamento sessuale.
La mappatura ha anche evidenziato modi per rendere la raccolta di dati comportamentali più solida, comparabile e applicabile alla prevenzione e al controllo delle malattie sessualmente trasmissibili. Ciò può essere realizzato, ad esempio, definendo chiaramente la terminologia utilizzata e includendo indicatori fondamentali sulla salute e sul comportamento sessuale nelle indagini sanitarie generali a livello dell’UE, consentendo così confronti nel tempo e tra paesi. Condurre indagini sul comportamento sessuale a livello europeo e facilitare la pubblicazione e il confronto dei dati comportamentali potrebbe migliorare il modo in cui i dati sul comportamento sessuale influenzano la prevenzione e il controllo delle malattie sessualmente trasmissibili.
La sfida ora quindi è rafforzare la raccolta di dati e armonizzare le metodologie, così da rendere più efficace la prevenzione.