“Dobbiamo offrire ad ogni bambino che nasce troppo presto non solo la sopravvivenza, ma anche una qualità di vita la migliore possibile questa sfida è tanto sanitaria, quanto etica e sociale: ridurre le problematiche legate alla prematurità e attenuarne gli effetti significa investire nel futuro dell’umanità. In questa prospettiva, i primi momenti di vita rappresentano il cuore dei primi mille giorni e sono determinanti per la salute futura dei neonati. Ribadiamo la necessità di un impegno concreto da parte delle Istituzioni nazionali e regionali per potenziare le reti perinatali, assicurare risorse adeguate alle Terapie Intensive Neonatali e garantire la continuità assistenziale dopo la dimissione. Investire nella cura dei neonati pretermine significa investire nel futuro del Paese: in termini di salute, sviluppo e inclusione sociale”.
Così Massimo Agosti, Presidente della Società italiana di neonatologia (Sin) .in vista della Giornata Mondiale della Prematurità 2025, che si celebrerà il 17 novembre e il cui claim è “Garantire ai neonati prematuri il miglior inizio possibile per un futuro in salute”.
Da Sud a Nord, per l’occasione tutta l’Italia si colorerà di viola, colore ufficiale della giornata, per i neonati prematuri e le loro famiglie. Ospedali, reparti di Terapia Intensiva Neonatale, Comuni, piazze, monumenti ed edifici accenderanno una luce viola, aderendo alla Giornata Mondiale della Prematurità.
I primi giorni e mesi di vita rappresentano un periodo delicato e decisivo, nel quale si pongono le basi per la crescita, lo sviluppo cognitivo e la salute a lungo termine del neonato. Garantire il miglior inizio possibile è ancora più fondamentale per i neonati prematuri, che hanno bisogno di cure di elevatissima qualità fin dai primi istanti e assistenza personalizzata, il più possibile a contatto con i genitori. La nascita pretermine, definita come un parto che avviene prima delle 37 settimane complete di gestazione, ricorda la Sin, comporta significativi fattori di rischio per la salute dei bambini, che possono influire non solo sulla prima infanzia, ma anche sullo sviluppo a lungo termine.
Ogni anno nel mondo circa 13,4 milioni di neonati vengono alla luce prima della 37ªâ€¯settimana di gestazione, ovvero 1 bambino su 10. Malgrado gli sforzi a livello internazionale, il tasso globale di nascite pretermine non è diminuito in modo significativo nell’ultimo decennio: la riduzione annuale stimata è di circa lo 0,14% tra il 2010 e il 2020.
La prematurità è la principale causa di mortalità neonatale nei bambini sotto i 5 anni di vita in tutto il mondo, ma ancora con forti disuguaglianze. Uno studio del 2025 mostra che la sopravvivenza fino alla dimissione dagli ospedali dei neonati estremamente pretermine (<29 settimane) è circa il70% nei paesi ad alto reddito, ma solo il 44% nei paesi a basso e medio reddito. In Italia, la sopravvivenza alla dimissione è già del 74% a 24-27 settimane di età gestazionale e sale al 93% a 28-29 settimane, al 97% a 30-31 settimane e > 99% sopra le 32 settimane (Report INNSIN 2024).
I bambini nati molto pretermine (≤28 settimane) sono a rischio di disabilità neurocognitive. Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca sul loro sviluppo neurologico ha consolidato evidenze chiare sull’utilità di interventi precoci e pratiche di cura che migliorano gli esiti a breve e lungo termine:
– favorire il più possibile il contatto precoce e prolungato genitore-bambino (Kangaroo Care) durante il ricovero;
– implementare programmi di intervento precoce che coinvolgano e istruiscano i genitori nelle attività di stimolazione sensomotoria e relazionale;
– gestire il dolore, attraverso protocolli sistematici, per la protezione sensoriale e per la dimissione con piano di follow-up neuroevolutivo;
– assicurare continuità di cura territoriale e accesso rapido a servizi di riabilitazione, quando necessari.
Anche la cura nutrizionale dei neonati prematuri rappresenta oggi un tassello cruciale per garantire crescita adeguata, sviluppo neurocognitivo ottimale e riduzione delle complicanze.
La nutrizione del neonato prematuro non è solo una questione di “sopravvivenza”, ma di ottimizzazione della crescita, dello sviluppo e della salute a lungo termine. Il latte materno è un dono prezioso per iniziare la vita in salute per ogni neonato, e ancor più, accanto alle terapie farmacologiche, per quelli più fragili, come i prematuri.
Per ridurre l’impatto della prematurità e migliorarne gli esiti, prosegue la Sin, è fondamentale un approccio articolato e globale, da parte di tutti gli operatori coinvolti, comprese le istituzioni politiche:
– prevenzione primaria: migliorare la salute materna (nutrizione, assistenza prenatale, gestione delle infezioni e delle complicanze ostetriche), promuovere gravidanze sicure e informate;
– miglioramento dei dati e del monitoraggio: molti paesi non dispongono di dati affidabili sulla gestazione, peso alla nascita e assistenza neonatale; ciò limita la pianificazione e l’intervento;
– assistenza neonatale di qualità: per i nati pretermine, accesso a cure neonatali (tutte le settimane di gestazione), terapia intensiva se necessaria, supporto allo sviluppo (ad es. Kangaroo Care);
– riduzione delle disuguaglianze: potenziare i sistemi sanitari nei paesi a basso medio reddito, garantire che ogni neonato, ovunque nasca, abbia accesso alle cure necessarie;
– follow-up e supporto dello sviluppo: garantire che i bambini nati pretermine abbiano accesso a screening per lo sviluppo neurocognitivo, interventi precoci e sostegno educativo e sociale quando necessario.
Le iniziative per la Giornata Mondiale della Prematurità 2025: dieci filastrocche raccontano la carta dei diritti del neonato prematuro Un vero e proprio “viaggio in rima” all’interno della Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro: “Nel tuo abbraccio” è il nuovo libro, voluto da Vivere ETS Coordinamento nazionale delle associazioni dei genitori, con la collaborazione di tutte le 25 associazioni che rappresenta, con il contributo e la supervisione scientifica della Società Italiana di Neonatologia e il patrocinio, anche di Sin Inf, Simp, Sip, Aogoi e Sigo.
Dieci filastrocche, con piccoli passi poetici e tenere illustrazioni, per celebrare i 15 anni della Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro, la prima dedicata ai neonati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), nata dalla collaborazione tra associazioni di genitori, operatori e società scientifiche.
Questa raccolta, pensata per accompagnare le famiglie nel loro viaggio in TIN, tra diritti, cure e sostegno, è adatta a progetti di lettura in reparto, ma è rivolta a tutti e ha lo scopo di sensibilizzare, anche opinione pubblica e istituzioni, su un tema così importante come la nascita prematura.