Sanità, il Biotecnopolo di Siena al centro della strategia antipandemica nazionale. “L’Italia torni protagonista anche nei brevetti, non solo nelle pubblicazioni”. Intervista a Gianluca Polifrone

Sanità, il Biotecnopolo di Siena al centro della strategia antipandemica nazionale. “L’Italia torni protagonista anche nei brevetti, non solo nelle pubblicazioni”. Intervista a Gianluca Polifrone

Sanità, il Biotecnopolo di Siena al centro della strategia antipandemica nazionale. “L’Italia torni protagonista anche nei brevetti, non solo nelle pubblicazioni”. Intervista a Gianluca Polifrone
Il Direttore generale della Fondazione Biotecnopolo di Siena, intervenuto a Future in Health Care, spiega la missione del Centro Nazionale Antipandemico e l’accordo triennale con l’Ospedale Bambino Gesù: un’alleanza strategica tra clinica e ricerca per rafforzare la risposta dell’Italia alle crisi globali. “La ricerca è un investimento, non una spesa. L’Italia deve tornare a brevettare e valorizzare i suoi talenti”

Nel cuore delle sfide globali come la resistenza agli antibiotici e la minaccia di nuove pandemie, la Fondazione Biotecnopolo di Siena si candida a essere il baricentro della strategia italiana per fronteggiare le emergenze sanitarie. A confermarlo è Gianluca Polifrone, direttore generale della Fondazione Biotecnopolo, intervenuto a Future in Health Care per illustrare il senso e le prospettive dell’accordo siglato con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Una macchina operativa per affrontare nuove sfide di salute globale

Vigilata da una governance ministeriale che include il Ministero della Salute, dell’Economia, del MIMIT e dell’Università e Ricerca, la Fondazione Biotecnopolo di Siena è un ente di natura privata con finanziamento pubblico nell’ambito della Missione 6 Salute, nato con un obiettivo ben preciso: dotare il Paese di una struttura stabile e scientificamente avanzata capace di affrontare emergenze sanitarie e pandemiche.

Il Biotecnopolo è riconosciuto come Centro Nazionale Antipandemico e concentra la propria missione sulla ricerca preclinica, sulla lotta alla multiresistenza dei microrganismi e sullo sviluppo di immunoterapie e vaccini. Sotto la direzione scientifica del professor Rino Rappuoli, la Fondazione opera per creare una rete integrata tra laboratori di ricerca, Università, IRCCS e ospedali, al fine di rendere più rapida e coordinata la risposta del sistema Paese in caso di crisi sanitarie. Un modello di governance pubblico-privato che il Governo ha scelto come strumento strategico per coniugare autonomia scientifica, visione industriale e capacità di attrazione dei talenti.

“Il nostro obiettivo – afferma Polifrone – è costruire una macchina operativa che, partendo dalla ricerca preclinica, aggreghi le migliori eccellenze italiane, come il Bambino Gesù, per dare una risposta concreta e rapida a minacce sanitarie globali”. Non solo. L’ambizione è quella di trasformare il primato delle pubblicazioni scientifiche italiane in una leadership anche sui brevetti.

Un asse strategico tra preclinica e clinica

L’accordo triennale, spiega il DG, nasce dall’esigenza di fondere la capacità clinica di un centro di eccellenza come il Bambino Gesù con l’orientamento preclinico del Biotecnopolo, guidato scientificamente dal professor Rino Rappuoli. “Il Bambin Gesù è un’eccellenza italiana, con migliaia e migliaia di accessi all’anno. Intercetta sistematicamente patologie emergenti, anche perché ospita bambini dall’Albania, dalla Grecia, dalla Turchia. È chiaro che questo contesto ci permette, con la presenza dei nostri ricercatori, di unire clinica e ricerca traslazionale”.

L’Italia deve tornare a fare innovazione, non solo produzione

Il messaggio di Polifrone è chiaro: “Siamo diventati terzisti della farmaceutica. Dobbiamo invertire questa rotta. Non possiamo continuare a essere bravi solo a produrre per conto terzi. È tempo di tornare a investire sul nostro capitale umano, riportando in Italia i cervelli che abbiamo perso”. E aggiunge: “La ricerca pubblica deve essere considerata un investimento strategico, non una spesa corrente. Chi investe in ricerca, oggi, è padrone del suo futuro. E noi dobbiamo tornare ad esserlo”.

Il futuro? Aggregazione e attrazione dei talenti

La visione del Biotecnopolo, conclude Polifrone, è quella di un’istituzione capace di aggregare il meglio della scienza italiana – dai grandi IRCCS fino al mondo universitario – per costruire una rete nazionale solida, proiettata anche in Europa. Attrarre e trattenere talenti è una priorità strategica, così come far dialogare costantemente clinica e preclinica. “Solo così l’Italia potrà essere davvero pronta alla prossima sfida pandemica”.

Marzia Caposio

09 Ottobre 2025

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