Una dose di vaccino contro il virus respiratorio sinciziale protegge gli adulti di età pari o superiore a 60 anni dall’ospedalizzazione e dalle malattie gravi associate al virus per due stagioni consecutive di contagio.
È quanto emerge da uno studio pubblicato su Jama dal gruppo di ricerca IVY Network, finanziato dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti, il virus respiratorio sinciziale (RSV) provoca gravi malattie stagionali durante l’autunno e l’inverno: si stima che ogni anno si verifichino tra 100mila e 150mila ricoveri ospedalieri e tra 4mila e 8mila decessi tra gli adulti di 60 anni o più.
Secondo Wesley Self, MD, MPH, ricercatore principale per l’IVY Network e vicepresidente senior per la ricerca clinica presso il Vanderbilt University Medical Center, i risultati rafforzano le raccomandazioni per i vaccini contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) negli anziani e gettano le basi per comprendere per quanto tempo una singola dose del vaccino può essere efficace.
“Questi risultati dimostrano chiaramente che i vaccini contro il virus respiratorio sinciziale prevengono i ricoveri ospedalieri e le malattie gravi dovute all’infezione da virus respiratorio sinciziale tra gli anziani americani – ha affermato Self – è entusiasmante vedere i benefici per la salute pubblica di questo nuovo programma di vaccinazione”.
I ricercatori hanno utilizzato i dati di una rete ospedaliera multicentrica nota come IVY Network (The Investigating Respiratory Viruses in the Acutely Ill Network) per valutare l’efficacia del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). Hanno utilizzato uno studio caso-controllo con test negativo su 6.958 persone di età pari o superiore a 60 anni, ricoverate per malattie respiratorie acute in uno dei 26 ospedali di 20 stati degli Stati Uniti durante due stagioni di RSV, dal 1° ottobre 2023 al 31 marzo 2024 e dal 1° ottobre 2024 al 30 aprile 2025.
Nel complesso, la vaccinazione ha ridotto il rischio di ospedalizzazione per RSV del 58% durante due stagioni di RSV, di cui il 69% nel primo anno dopo la vaccinazione e il 48% nel secondo anno dopo la vaccinazione.
“I nostri dati mostrano che gli effetti benefici dei vaccini contro il virus respiratorio sinciziale sembrano attenuarsi nel tempo”, ha affermato Self. “Risomministrare il vaccino a intervalli regolari dopo la dose iniziale potrebbe essere una strategia per mantenere la protezione per periodi più lunghi. Sarà importante continuare a monitorare attentamente l’efficacia del vaccino nel tempo per capire quanto dura il beneficio dopo una singola dose e se sia opportuno prendere in considerazione la ripetizione della dose”.
Le attuali raccomandazioni sulla vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale, ricorda una nota, sono rivolte a tutti gli adulti di età pari o superiore a 75 anni e a coloro di età compresa tra 60 e 74 anni che presentano un rischio maggiore di contrarre il virus respiratorio sinciziale in forma grave.