Centri e laboratori accreditati potranno fare rete per raggiungere standard organizzativi e di personale. Soddisfazione della Cidec
Approvato nella legge Finanziaria regionale l’emendamento a firma del deputato Tommaso Calderone. Per la presidente Cidec, Elisa Interlandi, “un passo in avanti per una sanità più vicina ai cittadini. Questa decisione afferma la validità del modello organizzativo a rete orizzontale, da noi fortemente sostenuto, e la sua potenziale implementazione anche in Sicilia”
19 MAG - È stato approvato, nel corso dell’esame della legge Finanziaria delle Regione Sicilia, l’emendamento presentato da
Tommaso Calderone che stabilisce che le strutture pubbliche e private accreditate eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio possono raggiungere gli standard organizzativi e di personale anche attraverso la costituzione di reti d’impresa. Ad annunciarlo lo stesso Calderone su Facebook.
Una notizia accolta con un plauso dalla Cidec Federazione Sanità, “Esprimiamo la nostra piena soddisfazione per l’attenzione che le strutture laboratoristiche private accreditate con il SSR hanno ricevuto da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il profondo mutamento del contesto epidemiologico e delle priorità di Sanità pubblica hanno infatti reso necessario ripensare linee strategiche e modalità operative”, commenta in una nota
Elisa Interlandi,pPresidente di Cidec.
Per Interlandi “questa decisione afferma la validità del modello organizzativo a rete orizzontale, da noi fortemente sostenuto, e la sua potenziale implementazione anche in Sicilia. Un modello questo che consente di procedere nell’avanzamento tecnologico della diagnostica di prossimità - di fondamentale importanza per le attività di prevenzione - quale garanzia della qualità dei servizi erogati sul territorio”.
“Il riconoscimento politico del ‘modello a rete’ - conclude la presidente Cidec - si inserisce perfettamente all’interno delle direttive del PNRR per il rafforzamento dell’assistenza sanitaria di prossimità, nell’ottica di garantire la costruzione di un laboratorio più vicino al paziente e al cittadino. Auspichiamo ora che l’Assessorato alla Salute recepisca con favore l’indirizzo politico espresso dall’Ars, con il fine ultimo di garantire ai siciliani servizi di diagnostica di qualità capillari sul territorio”.
19 maggio 2022
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